Roma, retromarcia Spalletti: senza Totti deficit personalità. Il mondo celebra il numero 10

La stampa internazionale apre le edizioni online con il suo volto, gli sportivi di tutto il mondo sono affascinati dalle sue qualità, i tifosi della Roma sono fieri di...

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La stampa internazionale apre le edizioni online con il suo volto, gli sportivi di tutto il mondo sono affascinati dalle sue qualità, i tifosi della Roma sono fieri di poterlo vedere ancora giocare a calcio e addirittura un club indiano (il Pune City) chiede lui per la prossima stagione. E pensare che neanche cinque mesi fa il presidente Pallotta (oggi impegnato allo studio Tonucci in una giornata di incontri su stadio e marketing) era pronto a non rinnovargli il contratto privando gli spettatori di così tanta genialità. Il carisma di Totti non è riconosciuto solo fuori dal campo, ma anche dagli stessi compagni che dopo la gara contro la Sampdoria hanno ammesso che con lui tutto sembra più facile. Ed è proprio questo concetto che Spalletti ha analizzato ieri nella conferenza stampa post gara: «Il problema è che non ci sono altri giocatori di questo livello. Se in ogni partita dobbiamo affidarci a Totti per un po’ di personalità e spessore allora non andiamo da nessuna parte».

 

RETROMARCIA
Un vero e proprio passo indietro quello del tecnico, che quasi 14 giorni fa definiva la sua squadra la più forte mai allenata. Ora cosa è cambiato? La Roma ieri, per parte del primo tempo, ha dimostrato di non avere ancora il piglio giusto: troppe occasioni sprecate, passaggi imprecisi in difesa, errori a centrocampo e tanta distrazione. Il risultato è stato quello di aver permesso ai liguri la rimonta rischiando di perdere la partita. A fronte di questa analisi Spalletti ha inviato un messaggio chiaro ai suoi: se per vincere le partite dobbiamo ancora contare su un giocatore di 40 anni allora c’è qualcosa che non va. Da oggi il tecnico ha iniziato a lavorare su sicurezza e personalità, un compito arduo che avrà bisogno di tempo per essere portato a termine con successo, magari proprio con qualche lezione di Totti. 

IL MONDO LO CELEBRA

«Assist e gol, Totti è eterno!» hanno titolato i giornalisti di Bild dopo aver assistito alle prodezze del numero 10. Anche in Spagna non sono stati avari di aggettivi per il capitano della Roma, nonostante siano abituati a Messi e Ronaldo: «Immeso» ha titolato As. «Una leggenda» scrivono in Inghilterra, «Ha segnato un rigore perfetto» commentano in Portogallo. Il mondo sportivo si inchina davanti a così tanta qualità, Totti resta a guardare e, anche sotto il nubifragio, continuerà sempre a correre e scaldarsi fin quando la Roma avrà bisogno del suo aiuto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero