Chi, se non lui? Chi, se non Edin, poteva regalare alla Roma la prima soddisfazione del campionato? Chi, se non il giocatore più forte a disposizione di EDF, poteva segnare...
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NULLA DI CASUALE
La Roma, grazie a Dzeko, ha vinto una partita rognosa che ha anche rischiato di perdere per errori, vistosi assai, di alcuni suoi protagonisti. Ecco perché occorre tenersi stretto il successo, ma senza dimenticare di analizzare - senza esclusione di colpi - ciò che non ha funzionato. Se non altro, la Roma ha dimostrato di avere una rosa in grado di garantire all’allenatore la possibilità di continue variazioni, sia tecniche cha tattiche. Anche all’interno della stessa partita. Come accaduto ieri a Torino. Perché la differenza vera alla fine la fanno i giocatori bravi. Tipo Dzeko, insomma. «Uno dei tre gol più belli della mia carriera», il suo commento. Un gol alla van Basten, ecco l’etichetta. Del resto, Edin è o non è il Cigno di Sarajevo? O, a questo punto, di Utrecht? Quindi perché stupirsi più di tanto per una giocata che resterà per sempre negli occhi e nel cuore dei tifosi della Roma. La squadra di Di Francesco doveva dare una risposta immediata a Juve e Napoli, e l’ha fatto. Non senza soffrire, ma portando a casa i tre punti. Con l’ennesimo 0-1 in trasferta che sta diventando un marchio di fabbrica di EDF. Ma, scusate, non era uno zemaniano integralista? Quante chiacchiere inutili... Una risata di Dzeko vi seppellirà. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero