Roma, Perotti: «Facile prendersela con Di Francesco. La colpa è di chi scende in campo»

Roma, Perotti: «Facile prendersela con Di Francesco. La colpa è di chi scende in campo»
«Nel calcio si sa che la soluzione più facile è dare la colpa al mister e mandarlo via perché non si possono cacciare 25 calciatori, ma non è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Nel calcio si sa che la soluzione più facile è dare la colpa al mister e mandarlo via perché non si possono cacciare 25 calciatori, ma non è giusto». Parole di Diego Perotti al ritorno da un infortunio che lo ha tenuto in infermeria per le prime tre giornate di campionato e in panchina contro il Chievo. Il suo esordio nella stagione in corso è stato contro il Real Madrid per circa 30 minuti, domenica con il Bologna l’argentino potrebbe partire titolare sulla sinistra al posto di El Shaarawy provando a trascinare la Roma verso la conquista di tre punti che sarebbero benedetti: «Sicuramente ci aspettavamo di avere più punti e di fare un gioco migliore, però, se dobbiamo vedere qualcosa di buono sappiamo di avere tempo per migliorare. Già domenica dovremo ritrovare la vittoria e noi stessi, ci siamo allenati tanto e le vittorie arriveranno. Non c’è una risposta chiara a un momento così, proveremo a modificare qualcosa, ma non è solo un fattore ce ne sono tanti che influiscono e che possiamo migliorare», ha detto l’attaccante a Sky Sport. Assoluzione totale a Di Francesco: «Lo scorso anno siamo arrivati in semifinale di Champions con questo allenatore e non è possibile che siamo la peggiore squadra dopo esser stati i migliori. Il rapporto tra noi e la voglia di fare bene sono sempre gli stessi insieme con tutto con lo staff. Siamo noi che scendiamo in campo, ma se poi non porti quello che fai durante la settimana non serve a molto». 
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero