Pellegrini: «Non arrivare quarti sarebbe un'assurdità. Preferisco giocare trequartista»

Pellegrini: «Non arrivare quarti sarebbe un'assurdità. Preferisco giocare trequartista»
Si è fatto largo nelle gerarchie e ha conquistato il suo posto al centro del campo: Lorenzo Pellegrini ogni giorno che passa diventa sempre di più un titolare...

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Si è fatto largo nelle gerarchie e ha conquistato il suo posto al centro del campo: Lorenzo Pellegrini ogni giorno che passa diventa sempre di più un titolare inamovibile nello scacchiere di Di Francesco. Lorenzo ha sfruttato i continui infortuni di Pastore per farsi trovare pronto nel ruolo di trequartista in cui anche Zaniolo è stato capace di trovare spazio: «Siamo noi tre per un posto, io sono a disposizione dell’allenatore per qualsiasi cosa vuole fare. Ho fatto il mediano con l’Entella nonostante penso sia il trequartista il ruolo in cui mi diverto di più e sono più libero di giocare. Per i miei compagni e per la mia squadra, però, farei anche il terzino. Il trequartista non deve pensare troppo alla tattica, il mediano, invece, ne ha più necessità perché deve farsi trovare a schermo della difesa per non far aprire buchi», ha detto a Sky Sport. L’inizio stagione a fasi alterne ha fatto perdere terreno alla Roma, che oggi però si trova a soli due punti dal quarto posto: «Non è a rischio il quarto posto perché nonostante le difficoltà nel girone d’andata siamo ancora lì e io sono fiducioso nei miei compagni. Sarebbe un’assurdità che la Roma non arrivi tra le prime quattro del campionato italiano. Abbiamo superato gli ottavi di Coppa Italia, c’è stata un’ottima atmosfera con i tifosi nonostante la partita con l’Entella non avesse un grande appeal». Sognare non è reato e tra il rivivere la semifinale di Champions, arrivare quarti e la finale di Coppa Italia, Pellegrini sceglie con convinzione: «Ripeterei la semifinale di Champions perché l’atmosfera e la gioia di tifosi e familiari nel vedere la Roma che gioca la semifinale è stata grande, ma questa volta proverei ad arrivare in finale». 

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Il Messaggero