Lorenzo, perché non sei più Magnifico? Se lo chiedono i tifosi, che non gli riportano certo tenerezze in questa fase, anzi pensano bene di insultarlo, ma tanto ormai...
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PROFETA IN PATRIA
A Lorenzo piace giocare lì ed effettivamente i numeri dicono che può farlo. I nove assist sono lì a dimostrarlo. Alla tabella mancano i gol che un giocatore della sua classe e in quella posizione deve portare. Uno solo (in campionato a Firenze, tre in totale contando la Coppa Italia), poco. E lo sa anche lui. La Roma manca in fase offensiva, e certe sua giocate finiscono nel vuoto. Se poi quei colpi non li esibisce, il buio diventa pesto. Certo, oggi non è corretto gettare tutte le responsabilità su questo ragazzo, ma come sempre succede in questi casi, qualcuno esagera, dandogli - nel migliore dei casi - del sopravvalutato. Di Francesco lo aveva imposto come mezz’ala nel Sassuolo, trasformandolo poi in trequartista nel derby dello scorso anno, oggi si sente la necessità di riportarlo a fare la mezz’ala, ma il calcio di Fonseca non lo prevede. Il tecnico portoghese aveva inizialmente provato a metterlo in mediana, ma la squadra aveva l’equilibrio di un elefante sul filo di una ragnatela e lo ha riportato alle spalle di Dzeko. L’infortunio di settembre lo ha portato via dal campo per un paio di mesi, il rientro è stato scoppiettante, da Magnifico. Ora la Roma, e l’Italia, hanno bisogno di lui, e lui non c’è. Dovrà svegliarsi, per forza.
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Il Messaggero