Dopo sei giorni a Roma, Jim Pallotta prende la parola e lo fa attraverso l’emittente del club da lui stesso fondata. Impossibile, quindi, un contraddittorio, quello che ne...
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IL CHIARIMENTO
Terminato lo sfogo, arrivano le dichiarazioni di ordinanza con Pallotta che rinnova la fiducia ad allenatore calciatori e dirigenti: «Dopo la partita contro l’Atletico, e c’erano tanti testimoni, ho abbracciato il mister e i calciatori. Ho fatto i complimenti ai giocatori, a Di Francesco e a Monchi. Dalla mia bocca non sono uscite parole negative per nessuno, l’unica lamentela che ho espresso era riferita all’azione del primo tempo che poteva portare a un calcio di rigore, e forse anche nel secondo tempo c’erano gli estremi per un penalty. Sono estremamente soddisfatto del lavoro di Di Francesco, basti guardare il lavoro del mister in allenamento, lo spirito e la positività che c’è nella squadra».
LA STAGIONE
Il presidente, poi, analizza le prime tre partite giocate da inizio stagione: «Abbiamo vinto la prima gara in trasferta contro l’Atalanta su un campo difficilissimo. Contro l’Inter siamo stati superiori per 65 minuti e sull’uno a zero c’erano gli estremi di un calcio di rigore: con questo non voglio lamentarmi dell’arbitro, ma i replay erano sufficientemente chiari. Abbiamo colpito tre pali interni e potevamo essere tranquillamente 4 a 0 prima della rimonta dell’Inter. L’Atletico Madrid è una squadra fortissima, è un avversario strepitoso contro il quale è difficilissimo misurarsi sia in casa, sia fuori casa, eppure abbiamo giocato una buona partita, in particolare nel primo tempo». Poi è il turno dei progetti a lungo termine: «Nelle prossime settimane potrebbero finalmente esserci buone notizie sullo stadio. Il prossimo mese possiamo essere più o meno entusiasti dei risultati che potranno arrivare perché abbiamo un’ottima squadra, ma non dobbiamo dimenticare che nel calcio c’è sempre l’elemento fortuna».
Il Messaggero