James Pallotta si sfoga sul caso Malcom, accusando il Barcellona, il Bordeaux e lo stesso giocatore brasiliano. Malcom, nell'intervista rilasciata all'emittente...
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L'ADDIO DI NAINGGOLAN
«Il motivo per cui ho preso Monchi è perché penso che sia bravo, se non il migliore, e me l’ha dimostrato nei primi 15 mesi di pulizia. Prima dell’affare Malcom, credo che Monchi abbia fatto una buona campagna acquisti, e non abbiamo ancora finito. A giugno Nainggolan è andato all’Inter e abbiamo presto Pastore, Marcano, Kluivert – che penso sia stato un altro grande colpo -, Coric, un giovane ragazzo croato che contro il Tottenham ha fatto bene.
IL RICORDO DELL'IMPRESA
Pallotta non pò dimenticare l'exploit della Roma nell'ultima Champions: «La vittoria col Barcellona ci ha aiutato è stata una di quelle partite che accade poche volte, sei sotto 4-1 e poi giochi la gara perfetta e vinci 3 a 0… Non smetterò di fare affari col Barcellona. Sono molto un club molto più grande di noi. Ci saranno cose interessanti nei prossimi anni, probabilmente anche prima. Sono un grande club che non ha bisogno di fare cose come quelle. Semplicemente non è stato giusto. Per qualsiasi motivo l’hanno fatto, noi non siamo affatto felici e pensiamo non sia etico agire così». Il mercato, comunque, resta d'attualità: «Non sono preoccupato per il ruolo di attaccante esterno destro. Abbiamo Under, Perotti può giocare lì, El Shaarawy pure. Se si presenta un’occasione, se pensiamo di trovarci davanti un grande talento, lo faremo. Una delle cose che Monchi e la sua squadra ha portato è quest’occhio ai giovani, anche dalle nostre giovanili. Siamo davvero felici dei nostri giovani calciatori. Oltre a questo, portiamo dentro talenti di 18-19-20 anni che pensiamo possano essere grandi giocatori per la Roma. Abbiamo una strategia molto dettagliata, Monchi si è circondato di tante bravissime persone. Stiamo facendo il possibile. Abbiamo ricostruito Trigoria e l’abbiamo migliorata. Vogliamo che tutto sia di prima classe. Vogliamo che i calciatori vengano a Roma e si godano l’esperienza, così magari restano con noi per tanto tempo se vogliamo che restino. Non è facile nel calcio. Se Malcom avrà spazio al Barcellona? Questo è un altro fattore. Non abbiamo potuto credere al fatto che lui sia andato lì a questo punto della sua carriera. Messi può giocare lì a destra, ma anche se non fosse così, non credo che giocherà tanto. Avrebbe subito cominciato da titolare sulla nostra fascia destra? Assolutamente no, Under è un ragazzo talentoso che ha fatto soltanto un anno in un grande campionato e sta migliorando sempre di più. Abbiamo una coppia di giocatori forti per ogni posizione perciò devono lottare per giocare. Alla fine Malcom è un ragazzo giovane, non so se un agente lo abbia spinto a scegliere il Barcellona ora, ma alla fine ci siamo detti che se sta prendendo questa decisione ora, forse ci siamo un po’ sbagliati sul suo conto. La cosa sorprendente, che non ha alcun senso – forse l’agente è un deficiente – è che avevano una clausola rescissoria da 120 milioni di dollari! Non capisco questa cosa. Il Barcellona è uno dei club che avrebbero potuto pagare questi 120 milioni».
IL NUOVO MILAN
«Ho pensato la cosa più ovvia che è venuta da un’esperienza di 35 anni. Ho parlato con Singer (fondatore fondo Elliott) e quello che sta cercando di fare è riportare il Milan ai suoi livelli, sta facendo molti cambiamenti e abbiamo avuto alcune conversazioni sulla Serie A e altre cose. Lavoreremo fianco a fianco per il bene del campionato. Lui può rubarmi sei anni di errori, un sacco di tempo in cose come di chi ti devi fidare e in che modo e come fare cose di questo tipo. Il Milan dovrebbe lavorare con noi e altre squadre per cercare di riportare la Serie A ad un livello migliore». Il presidente giallorosso accoglie pure CR7: «L’arrivo di Ronaldo aiuterà il campionato ed è impressionante sia andato alla Juve. Credo che aiuterà il campionato a migliorare in termini di gioco. Il nostro è davvero un campionato difficile, guardo la Liga ogni tanto e penso che ci sono una manciata di squadre che non vincerebbero una partita in Serie A. Ci sono squadre da noi che ti fanno sudare sperando di vincere la partita e a volte ti ritrovi a pensare che aver pareggiato è stata una gran cosa. Non è facile davvero e poi c’è un numero di squadre solide come Napoli, Juventus, Inter, anche la Fiorentina sta migliorando, la Sampdoria, non è facile giocarci. E’ un campionato davvero difficile. Quello che posso dire del Milan è che spero di poter collaborare per il campionato». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero