Ecco Nzonzi, presentato ufficialmente a Trigoria. «Sono un centrocampista centrale e il mio compito è quello di recuperare il pallone e di impostare il gioco. Il mio...
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La concorrenza di Kanté in nazionale, De Rossi qui.
«Entrambi grandi calciatori d'esperienza, ma penso di poter coesistere con loro. Con Kantè ho giocato insieme con la Danimarca, vedremo con De Rossi. Nella mia carriera ho fatto tutti i ruoli, posso giocare anche con due mediani. Posso impormi anche nel mio club, difficile ora fare paragoni».
La vittoria del Mondiale ha spinto a lasciare Siviglia?
«Non sono andato via per questo. Ho trascorso 3 anni bellissimi a Siviglia ma sentivo la necessità di accettare una nuova sfida, ora sono in un grande club che mi aiuterà a crescere»
Dove può arrivare la Roma?
«Viene da una grande stagione. L'obiettivo è sempre migliorarsi, vincere è difficile ma è l'obiettivo di ogni giocatore e ogni club. Facile parlarne, ma ci proveremo».
Il congnome e il ruolo nel 4-3-3.
«Il nome Nonzi si scrive senza apostrofo, anche se dalle pronuncie sembra che un apostrofo ci sia. Sul piano tattico sono a disposizione della squadra, il nostro compito è adattarsi alle necessità dell'allenatore. Più del modulo conta la disposizione tattica, l'importante è avere una buona comunicazione in campo, comprendere le istruzioni del tecnico e raggiungere un buon livello di organizzazione. ono pronto ad adattarmi, davanti alla difesa mi sento a mio agio ma ho giocato anche in altri ruoli. dipenderà molto dall'organizzazione della squadra e dalle caratteristiche dei miei compagni. Sul tipo di calciatore che sono, può parlare meglio di me chi mi ha visto giocare».
Il rapporto con Monchi.
«E' una persona che a Siviglia mi ha aiutato molto, è un professionista esperto che sa vincere e ha già vinto. Per vincere c'è bisogno di tanti ingredienti, difficile dire cosa succederà. Conta dimostrare il proprio valore in campo, spero che tutto vada per il meglio». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero