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Evan Ndicka è tornato a Trigoria. Lo aveva annunciato a Daniele de Rossi in una telefonata alla vigilia della partita contro il Feyenoord. Oggi si presenteranno per la prima volta dato che il nuovo tecnico è stato ingaggiato mentre il difensore era in Coppa d’Africa. E chissà se ci sarà il tempo per dargli le prime indicazioni per schierarlo domenica contro il Frosinone. Il punto interrogativo è d’obbligo perché due giorni d’allenamento sono pochi nonostante l’ivoriano, rientrato vincitore della Coppa d’Africa, abbia giocato tutte le partite in una difesa a quattro. La chiave potrebbe essere proprio questa considerando che De Rossi ha cambiato la fisionomia della squadra passando dalla linea a tre a quella a quattro in cui Llorente ha palesato alcune difficoltà. Come ieri quando ha sbagliato la marcatura su Paixao allontanandosi dall’attaccante e dirigendosi verso Svilar: «È colpa mia. Anche contro l’Inter abbiamo subito gol su questi cross, vuol dire che devo svegliarmi e lavorarci meglio», ha detto De Rossi accollandosi le responsabilità.
Chi rischia la panchina
Con il rientro di Ndicka, lo spagnolo andrà in panchina. Più complicate le scelte quando tornerà davvero a disposizione Smalling. A quel punto le gerarchie potrebbe invertirsi: Mancini è un titolare inamovibile e la coppia titolare (sulla carta) dovrebbe essere quella con Gianluca e l’inglese. Ma tutto dipenderà dallo stato di forma di quest’ultimo. De Rossi andrà per step, prima inserirà nuovamente Ndicka, poi in base al rendimento valuterà se e come integrare anche Smalling.
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Il Messaggero