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Nicolò Zaniolo è tornato ad accendere la luce sulla trequarti. L’avversario, lo Yokohama, non era certamente di quelli più probanti ma i segnali di ripresa sono stati evidenti. Il 22 giallorosso ha segnato, è andato più volte vicino al gol ed è stato più propositivo, messaggi inviati a Mourinho in un momento che non è certamente dei migliori. Tra infortuni e mercato di basso profilo, il tecnico sta cercando il modo per dare alla squadra (e a se stesso) nuovi stimoli.
Il modulo
E chissà se la difesa a quattro, con due centrocampisti e la linea a tre sulla trequarti possa essere un modo per dare più concretezza al gioco della Roma. Non è un mistero che il 4-2-3-1 sia il modulo preferito di José, ma a causa degli esterni troppo offensivi non lo ha potuto adottare ripiegando sulla difesa a tre. Decisione non imposta, ma maturata a seguito di un confronto con la squadra. E dalle prime battute sembra che Zaniolo ne abbia raccolto i benefici. Una rondine non fa primavera, ma se Nicolò dovesse sbloccarsi per lui si aprirebbero diverse porte, a partire dal rinnovo del contratto. Per adesso sia la società sia il calciatore non hanno approcciato al discorso, il momento giusto potrebbe essere a fine stagione quando il club saprà se andrà in Champions oppure no. Forse un po’ tardi perché a un anno dalla scadenza del contratto, potrebbero farsi vivi club blasonati pronti a sfruttare l’opportunità. Di certo, non un problema attuale viste le richieste (4 milioni a stagione più bonus). La sua priorità è tornare ad essere il giocatore prolifico e indispensabile che era prima degli infortuni alle ginocchia. E magari il 4-2-3-1 rappresenterà la svolta della sua carriera.
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Il Messaggero