Roma, Mou ha scelto: è Abraham il sostituto di Dzeko

Roma, Mou ha scelto: è Abraham il sostituto di Dzeko
Stavolta ci siamo: al quinto tentativo, Dzeko è pronto a lasciare la Roma. Ieri l’agente Lucci ha definito l’addio a Trigoria con Pinto. Il club riceverà...

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Stavolta ci siamo: al quinto tentativo, Dzeko è pronto a lasciare la Roma. Ieri l’agente Lucci ha definito l’addio a Trigoria con Pinto. Il club riceverà un indennizzo (2 milioni) volto a non produrre una minusvalenza nel bilancio del club che risparmierà a sua volta 15 milioni lordi. Edin, invece, firmerà un biennale da 6 milioni a stagione. Nelle ultime ore, rientrando da una mini-vacanza in Croazia, l’attaccante ha strategicamente preso tempo: «Futuro? Ora voglio vedere i miei bambini. Domani (oggi, ndc) a Trigoria? Vediamo. Step by step». La cessione, però, è scontata. Una storia dove non vanno ricercati buoni e cattivi: le parti si lasciano per reciproca convenienza. Adesso parte la caccia al successore del bosniaco. Messa da parte sino a prova a contraria la suggestione Icardi (che potrebbe tornare in gioco soltanto se il Psg fosse disposto a pagare parte dell’ingaggio, visto che per l’argentino non si possono applicare gli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita), il preferito di Mourinho è Abraham. Il 23enne centravanti del Chelsea è chiuso dall’arrivo di Lukaku, avendo davanti anche Werner che soltanto un’estate fa i Blues hanno pagato 50 milioni. L’attaccante ha però da tempo un accordo con l’Arsenal che gli ha chiesto di pazientare qualche giorno, nell’attesa di liberargli un posto.

La Roma si è inserita con decisione, lavorando perlopiù con la plenipotenziaria Marina Granovskaia che preferirebbe girare il ragazzo in Italia, piuttosto che ritrovarselo contro in Premier. La formula studiata è complicata: a Trigoria chiedono un prestito oneroso biennale da tramutare poi in obbligo con un esborso complessivo di 35 milioni. Va dunque convinto Abraham (londinese, tifoso dei Gunners, cresciuto nel mito di Henry) che ha già detto di no all’Atalanta, pronta a mettere sul piatto anche la partecipazione in Champions. Mou si è attivato in prima persona ma la trattativa rimane difficile. Paradossalmente lo stipendio del ragazzo (attualmente percepisce 3,5 milioni) è un ostacolo aggirabile anche se Abraham, per muoversi, chiede 5 milioni (quanto gli garantisce l’Arsenal).

Ingaggio che grazie al provvedimento governativo peserebbe sulle casse giallorosse per 7,5 lordi. Le alternative rimangono le solite. Non va depennato il norvegese Sorloth (Lipsia) che si avvicina maggiormente a Dzeko. Proprio per questo motivo, non più tardi di una decina di giorni fa, aveva perso il testa a testa con Shomurodov. Poi il raggio d’azione si sposta su Isak, Belotti, Edouard e Azmoun che per motivi diversi (lo svedese perché costa almeno 40 milioni) sembrano non convincere sino in fondo Pinto. Ieri il gm, oltre a definire Dzeko all’Inter, intavolare il passaggio di Florenzi al Milan (ma serve l’obbligo per il prestito) e fare passi in avanti per il rinnovo di Pellegrini, ha nuovamente avuto un contatto con il manager di Anguissa (Fulham). Domenica il camerunese si è tirato fuori per il debutto in Championship contro il Middlesbrough. Contratto in scadenza nel 2023, ha chiesto la cessione. 

 

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Il Messaggero