Roma, Mou chiede i gol. Sul mercato rispuntano Azmoun e Yaremchuk

Roma, Mou chiede i gol. Sul mercato rispuntano Azmoun e Yaremchuk
Nessuno mette in dubbio quanto raccontato da Mkhitaryan a Sky: «A Mourinho non importa giocare bene, l’importante è vincere». Di fatto ha suscitato un...

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Nessuno mette in dubbio quanto raccontato da Mkhitaryan a Sky: «A Mourinho non importa giocare bene, l’importante è vincere». Di fatto ha suscitato un certo effetto vedere nel giro di 48 ore la Roma faticare a produrre gioco con la Triestina (successo per 1-0) a fronte di una Lazio che venerdì dopo 40 minuti era già avanti 4-0. Se il cliché estivo invita giustamente a diffidare dei risultati, non passa inosservato come nelle prime tre uscite stagionali, con avversari non irresistibili, i 4 designati a guidare il reparto offensivo in questa stagione (Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan e Dzeko) siamo rimasti a secco su azione (in gol soltanto Nicolò su rigore). Oggi ci riprovano: avversario a Frosinone il Debrecen (ore 19 in diretta su Sky Sport Calcio). Mou non appare preoccupato. Nel biennio italiano, ad esempio, ha regalato all’Inter anche il miglior attacco del torneo, con 155 reti (70 e 75) in 76 gare (media 2,03). I suoi centravanti hanno sempre lasciato il segno: 25 reti Ibrahimovic nel 2007-08 (capocannoniere), 22 Milito (secondo dietro a Di Natale). Ora tocca a Dzeko, reduce da un triennio non certo esaltante: 9-16-7. La fiducia in Edin è totale, con la consapevolezza però che il mercato è ancora lungo.


TRA SOGNI E REALTÀ

E se il sogno Icardi, rimane subordinato a intrecci di mercato ancora in divenire (che prevedono tra l’altro la partenza di Edin), non debbono quindi sorprendere i ritorni di fiamma su Azmoun (dove però il Bayer Leverkusen è in netto vantaggio) e Yaremchuk, centravanti del Gent, reduce da un buon Europeo dove ha segnato 2 gol in 5 gare. Per l’ucraino (23 reti in 43 gare nell’ultima stagione in Belgio) sembrava fatta sino a qualche giorno fa con il Benfica. Poi la brusca frenata. Il motivo è duplice: il club lusitano deve prima vendere Seferovic e soprattutto deve accedere alla Champions (ora è ai playoff: primo avversario lo Spartak Mosca, poi presumibilmente il Psv). Tempo per inserirsi non manca. Due profili, Azmoun e Yaremchuk, simili. Per carta d’identità (26 e 25 anni), costi (18-20 milioni), caratteristiche fisiche (1,86/1,91) e tecniche. Unica differenza, la scadenza del contratto: l’iraniano nel giugno del 2022 mentre quello del pupillo di Sheva nel 2025. Va però detto che dopo 4 anni in Belgio, Yaremchuk spinge per cambiare aria. E dando un’occhiata a come ha reagito ieri lo Zenit sui social (è comparso il messaggio «Mourinho, ignoralo», riferito all’attaccante in gol contro il Khimki) l’eventuale affondo, non sarà una passeggiata. Non lo è stata nemmeno per Viña col Palmeiras: i problemi, però, sembrano ormai risolti. L’uruguaiano è atteso in Italia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero