Gli ultimi imprevisti cambiano il piano di Fonseca. Spazio alla gestione degli interpreti che, dopo la trasferta di Lecce, ha la priorità sulla rotazione degli stessi. Il...
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PRIMATO STAGIONALE
Fonseca, senza arrivare alla quota di 8 novità da una partita all’altra toccata da Ancelotti nelle partite contro il Lecce e il Cagliari (il tecnico del Napoli ha già utilizzato 22 calciatori, quello qiallorosso si è per ora spinto fino a 21), ha pronta la maxi rotazione per la gara contro il Wolfsberger. Il suo metodo, però, è chiaro: interviene se serve farlo. Basta andare a vedere il suo comportamento, in passato e anche quello nelle prime sue 7 partite ufficiali in giallorosso, per capire quando si affida al turnover. Non esagera a priori solo per coinvolgere il gruppo. Lo usa soprattutto se deve far fronte alla full immersion di match. Ha cambiato niente o quasi all’inizio: solo Mancini per Jesus, dal Genoa al derby. Sarebbero stati 2 cambi, se avesse giocato pure Zappacosta e non Kluivert. E 2 pure con il Sassuolo, dopo la prima sosta stagionale, dentro i debuttanti Veretout e Mkhitaryan. Al primo impegno infrasettimanale, in Europa League contro il Basenksehir, è salito a 5, con l’unica presenza di Pastore dall’inizio e la prima da titolari per Spinazzola e Diawara. E, nell’’ultima delle 3 gare in 8 giorni, la domenica a Bologna, ecco altri 5 innesti con formazione identica a quella scelta per il Sassuolo (le due gare in cui è partito con la stessa). Mercoledì scorso con l’Atalanta appena 3, con l’esordio di Smalling. E 4, invece, a Lecce. Il record è atteso proprio domani a Graz: 6 o 7, perché poi domenica c’è il Cagliari e la rotazione va calibrata guardando alla partita di campionato. In Austria, con Pastore trequartista di coppa, rientrano dal primo minuto Spinazzola, Fazio, Cristante e Zaniolo. In ballo anche Jesus e magari Kalinic. Perché se Kolarov è quasi sicuro di riposare, pure a Dzeko (in maglia giallorossa ha realizzato 24 delle sue 39 reti nelle coppe europee, 9 in Europa League) dovrebbe essere risparmiata parte della gara. Bisogna vedere se il centravanti entrerà subito o in corsa.
RIPOSO INEVITABILE
È, dunque, probabile che siano preservati i senatori Kolarov e Dzeko, fin qui gli unici giocatori di movimento sempre schierati dall’inizio (con loro, pure il portiere Pau Lopez) e in campo, a settembre, anche negli impegni delle rispettive nazionali. Fonseca deve poi decidere se insistere su Smalling che, smaltito il risentimento muscolare, ha giocato due partite di fila. Stamattina a Trigoria è in programma la rifinitura durante la quale l’allenatore farà il punto sulle condizioni fisiche dei singoli (la partenza per Graz è prevista nel pomeriggio). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero