Roma, Mario Rui torna in campo con la Primavera: «Mi sono sentito come un ragazzino»

Roma, Mario Rui torna in campo con la Primavera: «Mi sono sentito come un ragazzino»
Mario Rui è tornato. L’esterno prelevato dall’Empoli e infornatosi al crociato durante la tournée estiva di fine luglio a Boston, oggi è...

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Mario Rui è tornato. L’esterno prelevato dall’Empoli e infornatosi al crociato durante la tournée estiva di fine luglio a Boston, oggi è rientrato in campo la Roma di Alberto De Rossi. Al stadio Tre Fontane la Primavera ha battuto 4 a 1 il Bologna e Rui ha giocato 60’ dando poi il cambio a Pellegrini: «Mi sono sentito come un ragazzino, come se fosse la prima volta che giocavo. Da quando sono rientrato mi sono allenato sempre con i ragazzi con la Primavera, devo molto a loro e li ringrazio. Rimarranno sempre nella mia mente perché mi hanno dato qualcosa d’importante. Sono contento dell’affetto che ho ricevuto, mi ha aiutato per non mollare e ripartire», ha detto a Roma Tv prima di passare davanti alla tribuna gremita di tifosi per salutarli con una sciarpa giallorossa al collo.

Adesso la strada per il portoghese è in discesa, tra una settimana si aggregherà alla prima squadra e prima di Natale potrà scendere in campo per difendere la porta di Szczesny: «Da punto di vista mentale mi sento bene, non avevo mai provato ancora la scivolata, ne ho avuto l’occasione e detto: “ci provo". Per fortuna è andato tutto bene e mi ha aiutato a liberarmi mentalmente».

UOMINI UMILI
Mai come quest'anno Alberto De Rossi ha accolto nella sua squadra giocatori in fase di riabilitazione provenienti dalla prima squadra: «Le sue parole mi commuovono, è stato veramente uno di noi. Ma è successo anche con Ruediger. Ho trovato dei ragazzi umili che hanno saputo calarsi nella nostra realtà ed è sintomo che la società oltre che scegliere ottimi calciatori, ha scelto dei grandi uomini». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero