Roma, Lyanko e Bartra il sogno centrale

Roma, Lyanko e Bartra il sogno centrale
 Si riparte dal centro. Con Manolas che ha risolto le ultime divergenze con il Napoli (alla Roma la clausola rescissoria più Diawara, valutato 21 milioni) mentre...

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 Si riparte dal centro. Con Manolas che ha risolto le ultime divergenze con il Napoli (alla Roma la clausola rescissoria più Diawara, valutato 21 milioni) mentre Marcano è pronto a tornare al Porto, Petrachi si appresta a ricostruire il pacchetto dei centrali. Lyanco e Bartra sono le prime due scelte del ds salentino, conscio delle difficoltà, soprattutto di dover trattare con il suo ex presidente che sabato ha definito il brasiliano incedibile. 

IL BELLO E LA BESTIA 
C’è un perché. E questo è dovuto al fatto che Cairo sa che Lyanco è nel mirino della Roma (e di altri club europei). Nell’ultima settimana è stata recapitata un’offerta di 10 milioni (8 più 2 di bonus) dal Psv, rimandata al mittente. Petrachi ragiona su altre cifre. È costretto a farlo. Sa infatti che per scalfire la riluttanza del Torino (che ieri ha salutato il segretario Longo, pronto ad approdare a Trigoria), ci vuole una proposta diversa. Ed è su questa che stanno lavorando a Trigoria. Diciotto milioni è la valutazione che potrebbe essere data al brasiliano classe ‘97. Lyanco è una scoperta del ds romanista. Scovato in Brasile, portato in Italia, difeso contro tutti anche quando a Torino faticava a ritagliarsi uno spazio. Accoppiarlo a Bartra, è considerato l’optimum per Fonseca che ama due calciatori dal piede ‘educato’ per far partire l’azione da dietro. Se dello spagnolo, ex cantera del Barcellona si conoscono pregi (bello a vedersi, soprattutto in fase d’impostazione) e difetti (velocità), Lyanco è ancora un pianeta calcistico da esplorare. Prima di optare per la nazionale brasiliana, ha disputato alcune partite di qualificazione agli Europei U19 con la Serbia in quanto suo nonno paterno è emigrato in Brasile proprio dall’ex Jugoslavia. Il suo vero nome tradisce le radici serbe: Lyanco Evangelista Silveira Neves Vojnovic. Abbina buone qualità tecniche (che a volte lo portano ad esagerare nelle uscite palla al piede) a grandi peculiarità fisiche. Bravo nel gioco aereo, forse non dinamico nello stretto ma è veloce nei recuperi a campo aperto, caratteristica che nel modo di giocare di Fonseca, deve possedere almeno uno dei centrali difensivi. È chiaro che le alternative non mancano. Da Mancini (che non convince del tutto Petrachi) a Verissimo, passando per Bonifazi e Andersen (la cui valutazione sta lievitando oltremodo). Trattasi, però, di alternative: le prime scelte sono Lyanco e Bartra ai quali aggiungere, per completare il pacchetto dei centrali, Fazio. Sempre in attesa di capire il futuro di Juan Jesus. Piace al Torino (interessato anche a Perotti e El Shaarawy che ha chiuso nuovamente allo Shanghai) e ha appena un anno di contratto. Della serie: o rinnova o sarà ceduto. 
BARELLA IN LEGA 

Intanto oggi, l’Assemblea di Lega a Milano sarà il teatro giusto dove capire qualcosa in più su Barella. La Roma resta alla finestra, conscia che l’offerta recapitata al Cagliari è quella preferita dal club sardo (35 milioni più Defrel) ma consapevole che il calciatore vuole l’Inter (ha già rifiutato il Napoli). Club nerazzurro pronto in caso di sorpasso giallorosso al doppio sgarbo: virare su Lorenzo Pellegrini, pagando la clausola (anche se poi servirebbe l’ok del centrocampista) e mollare Dzeko per prenderlo a parametro zero tra un anno.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero