Lazio, Sarri: «Il derby è il derby. La battuta di Mou? Ho smesso di fumare da diversi giorni»

Lazio, Sarri: «Il derby è il derby. La battuta di Mou? Ho smesso di fumare da diversi giorni»
Si avvicina il derby e per raccontare gli ultimi preparativi della Lazio in ottica stracittadina Sarri è tornato a parlare in conferenza stampa. Un orario insolito –...

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Si avvicina il derby e per raccontare gli ultimi preparativi della Lazio in ottica stracittadina Sarri è tornato a parlare in conferenza stampa. Un orario insolito – le 19 – lo stesso di Mourinho. Dimostrazione dell’aria competitiva che si respira già alla vigilia del confronto. «Il derby è il derby» afferma il tecnico, che non si lascia infastidire dalla polemica con Mourinho: «Ho una buona impressione dell'uomo, basta questo».

Mourinho: «Al derby voglio una Roma che vince». Poi la stoccata a Zeman

Il derby è uno scontro diretto per l’Europa, quanto sarebbe importante battere la Roma?

«Il derby è il derby. È una gara a parte e quindi è una partita come evento unico, non ci sono retropensieri di Europa o classifica».

Che rapporto ha con Mourinho?

«Non sento nessuna rivalità con lui. Domani gioca la Lazio contro la Roma, noi allenatori non dobbiamo pensare di essere più importanti delle squadre. Con Mourinho ci ho parlato e ho avuto una buona impressione dell’uomo, per me basta questo».

Che cosa chiede alla squadra?

«Ogni partita ha una storia a sé in assoluto e vale triplo per il derby. La sfida sarà difficile come l’andata, siamo due squadra di buon livello che hanno avuto alti e bassi e che domani entreranno in campo al massimo delle motivazioni».

Sulla battuta di Mourinho riferita alle sigarette…

«È arrivato tardi perché ho smesso di fumare da diversi giorni. Poi chissà, magari ricomincerò».

Sui dubbi sulle fasce…

«Davanti abbiamo Zaccagni out, perciò avremo delle scelte più certe. Per i difensori vediamo che partita decidiamo di fare. Se vogliamo sparare tutto subito abbiamo una soluzione, altrimenti ne abbiamo un’altra se vogliamo temporeggiare».

È cambiato il suo modo di vivere la partita?

«Vivendo l’ambiente uno diventa più consapevole della partita. È una gara particolare alla quale il nostro popolo tiene in maniera molto. Poi c’è l’altra sensazione che è una partita bellissima da giocare».

Che Roma si aspetta?

«Questo è difficilmente prevedibile. Mi aspetto due squadre che vorranno imporre il proprio gioco. Non mi aspetto calcoli proprio come avvenne all’andata».

Che aspetti la preoccupano della Roma? E su quello emotivo dove la Lazio è carente…

«Non penso che siamo carenti da un punto di vista emotivo, perlomeno voglio sperare che siamo in via di guarigione. I segnali sono di maturità, poi è vero che questi ultimi devono essere continui, però voglio prendere per buono che negli ultimi tre mesi la squadra è stata più viva rispetto al periodo precedente».

Su Lotito a Formello…

«Il presidente non ha parlato alla squadra. L’ho visto ieri per qualche minuto per altre cose che non riguardano la Lazio, non so se stasera sarà a cena con noi. Spesso prima della partita viene, però ci lascia molto tranquilli, interviene poco».

Si sente di mandare un messaggio sulla polemica dei tifosi con Acerbi?

«Io sinceramente la polemica faccio fatica a capirla. Sembra ci sia stato un gesto col Genoa dopo che ha segnato un gol. Però un gesto non può incrinare la considerazione nei confronti di un ragazzo che si è comportato in maniera esemplare per anni. Ora sta dando tutto e perciò spero che la parte dei tifosi che lo critica riesca a capire questo e lo aiuti. Tutto ciò al fine di aiutare la squadra come fanno costantemente in casa e in trasferta e come penso faranno anche domani».

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Il Messaggero