Roma e Lazio in crisi: nell'involuzione pesano le responsabilità dei due tecnici

Roma e Lazio in crisi: nell'involuzione pesano le responsabilità dei due tecnici
Com'è triste Roma. Le due squadre della Capitale, dopo l'ennesima vigilia di buoni propositi, sono uscite malinconicamente sconfitte, confermando il loro grave stato di...

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Com'è triste Roma. Le due squadre della Capitale, dopo l'ennesima vigilia di buoni propositi, sono uscite malinconicamente sconfitte, confermando il loro grave stato di crisi. I motivi e il peso del preoccupante momento sono diversi, non la sostanza. I primi a finire sul banco degli imputati, pur non essendo gli unici responsabili, sono i due tecnici: Garcia e Pioli. Il vento che soffia alle loro spalle è di bufera: da una parte c'è l'assoluta assenza di gioco e organizzazione, dall'altra ci sono sette sconfitte in quattordici gare, con addirittura un punto solo racimolato nelle ultime cinque. A rendere poco sostenibile la situazione è soprattutto l'incapacità di invertire la rotta, con i giocatori che non sembrano rispondere alle sollecitazioni. I guerrieri invocati da Garcia in conferenza stampa non sono mai entrati in campo, la squadra era completamente vuota di spirito e di idee. Non bastano gli slogan e i cambi in difesa di alcuni elementi per rimettere in sesto la squadra: quando i singoli non inventano la giocata o gli imprevedibili Salah e Gervinho sono assenti, tutti i limiti del tecnico francese vengono a galla. La Roma non ha un gioco e per questo non sarà mai ”squadra”, solo una formazione di tante belle individualità esposta ai cali di tensione e alle brutte figure.


La Lazio era una squadra nel gioco e nello spirito, ora ha smarrito entrambe le qualità ed è nuda davanti alle proprie carenze di gestione e di organico. Il campionato non aspetta, quest'anno, a differenza dello scorso, è piena di avversarie attrezzate e motivate. Non solo Napoli e Inter protagoniste stasera al San Paolo, o la Fiorentina, a far paura è anche il ritorno prepotente della Juventus. Il rischio per la Roma di perdere il treno scudetto, se non addirittura la zona Champions, vista la situazione, è concreto. Lo stesso che corre la Lazio di scivolare nelle zone pericolose della classifica. Alle due società spetta il compito di agire e scegliere le soluzioni migliori. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero