Ci voleva. Sì, per quella che oggi possiamo definire una resurrezione definitiva. Perché solo un gol nel derby ti fa sentire “più”,...
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Il derby, Kevin, è una di quelle sfide che ha fatto sua. In un modo o nell'altro riesce ad esserne protagonista, è stato così anche nel periodo del calvario, quando il suo rientro era ormai definitivo e invece si è riavvicinato il patatrac. Ricordate il derby della doppietta di Totti? Quello dell'acrobazia e del selfie? La Roma lo stava perdendo di brutto, poi Garcia ha mandato dentro il gigante venuto dall'Olanda e anche lì c'ha messo il sinistro. La partita è cambiata e da Kevin è arrivato l'assist del primo gol del capitano. Decisivo all'epoca, stradecisivo stavolta, perché la rete è tutta sua. In area ha rubato il pallone e ha spostato Dzeko con la mano, come a dire, non te impiccia', ci penso io. E lui ci ha pensato. La resurrezione del guerriero è definitiva. Nel derby. Che ha sciolto anche uno solitamente imperturbabile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero