Roma, la Champions League è vicina: ma col Sassuolo il finale è stato polemico

Roma, la Champions League è vicina: ma col Sassuolo il finale è stato polemico
Domenica al Tre Fontane arriva il Verona, e la Roma contro la squadra ultima in classifica e già retrocessa, potrebbe avicinare e anche di molto il vero obietivo della...

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Domenica al Tre Fontane arriva il Verona, e la Roma contro la squadra ultima in classifica e già retrocessa, potrebbe avicinare e anche di molto il vero obietivo della stagione, cioè quello di prendersi la qualificazione alla Champions League: un piazzamento storico per la formazione di Spugna che piazzerebbe il tredicesimo risultato utile di fila. I tre punti contro il Sassuolo domenica scorsa hanno dato ulteriore entusiasmo ad una squadra che vede da vicino anche la finale di Coppa Italia, la seconda consecutiva. Insomma, le cose vanno a gonfie vele. La ripresa degli allenamenti è fissata per oggi. Ma ieri, comunque, dal quartier generale giallorosso è trapelato un sentimento di stupore in merito ad alcuni fatti di sabato scorso successi durante la sfida alla truppa allenata da Piovani.

Roma stupita

Durante la gara contro il Sassuolo, a seguito di una decisione arbitrale certamente non importante - parliamo di una rimessa laterale - Elisa Bartoli si è rivolta verso la panchina neroverde dopo continue proteste dicendo di continuare a giocare. La risposta di Piovani alla capitana giallorossa è stata poco piacevole:«Sei una ex calciatrice» avrebbe detto l'allenatore del Sassuolo che poi è tornato sull'accaduto a fine partita, spiegando che «Bartoli dovrebbe portare rispetto e dare anche l'esempio perché è una calciatrice della Nazionale». Elisa ci è rimasta male e dalla Roma è trapelato un sentimento di stupore in merito alla questione soprattutto per la carriera da calciatore dell'attuale tecnico del Sassuolo. Che, a dire il vero, è stato teso per tutta la durata della partita: ci teneva a fare bene dopo un campionato giocato sempre lì, in alto, in un continuo testa a testa con la squadra di Spugna che però durante la stagione ha dimostrato di avere un passo diverso e una predisposizione mentale superiore a quella delle emiliane per raggiungere certi obiettivi. Insomma, un finale polemico. 

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Il Messaggero