Roma, la bizzarra sceneggiatura del film della stagione

Roma, la bizzarra sceneggiatura del film della stagione
S’era detto, dopo la sconfitta patita dalla Roma nel derby di ritorno di campionato: per avere la certezza del secondo posto, la squadra di Luciano Spalletti dovrà...

Continua a leggere con la nostra Promo Flash:

X
Scade il 29/05
ANNUALE
11,99 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1,00 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
159,98€
Per 2 anno
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
S’era detto, dopo la sconfitta patita dalla Roma nel derby di ritorno di campionato: per avere la certezza del secondo posto, la squadra di Luciano Spalletti dovrà fare 12 punti nelle quattro partite finali.


 

Essendo impossibile farne undici (per sfruttare, a parità di punti, il vantaggio nello scontro diretto) e calcolando che dieci non sarebbero stati sufficienti, visto il calendario del Napoli, non c’era alcun dubbio: o bottino pieno oppure niente Champions diretta. Tre turni di campionato dopo, la situazione è esattamente quella preventivata, con la squadra di Maurizio Sarri capace di fare bottino pieno. La Roma, però, è ancora un punto davanti, esattamente come in quel post derby. Grazie al successo maturato in casa del Chievo, ma soprattutto grazie ai due centrati contro Milan e Juventus. Due vittorie, occorre esser sinceri, poco pronosticate. Meritate ma, per molti versi, sorprendenti. Come se il ko nel derby avesse prodotto una scossa benefica. Positiva. Cioè l’esatto contrario di quanto accaduto dopo la sconfitta nel primo derby di Coppa Italia, con le successive sanguinose sconfitte contro Lione e Napoli. Quale è, allora, il vero volto della Roma? Ad un partita dal fischio finale della stagione, la faccenda non è ancora chiara. È, di certo, una squadra che segna un sacco di gol, che - tutto sommato - ne subisce pochi (la difesa è la seconda migliore del torneo) ma che continua ad avere difetti e, quindi, ampi margini di miglioramento. Sotto tutti gli aspetti: tecnico, tattico e anche psicologico. Anzi, l’aspetto mentale continua ad essere il più gettonato quando si parla dei limiti attuali della squadra giallorossa. L’ideale sarebbe fare affidamento (sempre) sulla padronanza mostrata a Milano, sulla tigna vista contro la Juve e sul cinismo di Verona. Lavorandoci, tanto, ci si può arrivare. Servono idee e uomini. E un obiettivo comune: la Roma. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero