Il doppio ko contro Torino e Juventus ha riportato la Roma con i piedi ben saldi a terra. Il girone di ritorno sarà una lunga rincorsa al quarto posto, obiettivo dichiarato...
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Il binomio croato-turco è legato da un triste dato in comune. Il 2019 appena terminato, s’è concluso per entrambi con un misero gol all’attivo. Curiosamente Kalinic festeggia l’amaro anniversario proprio a Parma. L’ultima volta infatti che è andato in gol è stato il 16 gennaio del 2019, contro il Girona, in una gara di Coppa del Re. L’ex viola trovò la via della rete al 12’ del primo tempo su assist di Godin, in una partita poi terminata 3-3. Il gol di Cengiz, invece, è più recente (25 agosto, al debutto in campionato contro il Genoa, gara anche questa finita 3-3) ma rimane malinconicamente l’unico del passato anno solare. Ad entrambi si chiede una riposta sul campo. Kalinic, difeso ad oltranza da Petrachi e in seconda battuta da Fonseca, ha sinora deluso. L’infortunio chiamato in causa dal ds, c’entra poco. Prima e dopo, ogni volta che è stato chiamato in causa, l’attaccante è riuscito nell’impresa di far rimpiangere Schick che, al netto del suo valore effettivo, a Roma non ha mai convinto. La parabola di Under invece è quantomai singolare. Partito titolare nelle idee del portoghese dopo un’estate convincente, l’infortunio rimediato in nazionale a settembre lo ha penalizzato oltremodo. Una volta tornato a disposizione, infatti, non è più riuscito a incidere. L’exploit di Zaniolo gli ha chiuso degli spazi ma anche quando è stato impiegato in corsa è sembrato appesantito e privo dei suoi guizzi. L’imminente arrivo di Politano suona come un campanello d’allarme, soprattutto per lui. A dimostrazione che a Trigoria non sono più disposti ad aspettarlo.
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Il Messaggero