Roma, Juan Jesus: «Ok l'euforia, ma adesso vinciamo a Firenze»

Foto MANCINI
«Abbiamo vinto 3-0 col Chelsea e c'è euforia, ma dobbiamo comportarci da professionisti, lavorare umili e in silenzio. Ora affrontiamo la Fiorentina e dobbiamo...

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«Abbiamo vinto 3-0 col Chelsea e c'è euforia, ma dobbiamo comportarci da professionisti, lavorare umili e in silenzio. Ora affrontiamo la Fiorentina e dobbiamo alzare il livello della concentrazione. A Firenze non è facile quindi dobbiamo prepararci al meglio per prendere i 3 punti». Testa alta, ma piedi ben saldi a terra. Juan Jesus indica la strada da seguire per continuare a togliersi altre soddisfazioni dopo la serata magica di Champions League. «Col Chelsea poteva finire anche 5-0. Li rispettiamo ma la vittoria non ci ha sorpreso - confessa il difensore della Roma ai microfoni della radio ufficiale di Trigoria -. La partita di Londra ha dimostrato che possiamo battere chiunque se giochiamo in un certo modo e all'Olimpico abbiamo mostrato cosa possiamo fare». Ed ha confermato anche una solidità ormai acquisita dalla formazione allenata da Di Francesco. «La difesa impenetrabile? Credo sia una questione di mentalità, ognuno mette il 1000% per aiutare la squadra quindi anche se cambiano i giocatori la mentalità resta la stessa. Quest'anno siamo tutti titolari, il lavoro che stiamo facendo si vede in campo, chi entra sa sempre cosa fare. Nel calcio di oggi è questo quello che conta: se hai una mentalità forte, vincente, è difficile essere sorpresi e battuti. Sta andando benissimo ora e dobbiamo continuare così fino al termine della stagione».


Menzione speciale per il connazionale brasiliano Alisson: «È uno che ha lavorato sodo anche nella passata stagione in cui non ha giocato tanto. E quest'anno sta dimostrando che è fortissimo. Abbiamo un portiere che para tutto». E una squadra che in campo cerca di attaccare sempre l'avversario: «Se rubiamo palla lontano dalla nostra porta c'è meno campo da fare, se aggrediamo subito possiamo fare male prima». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero