Presidente deluso, dirigenti sotto accusa, allenatore per la prima volta incerto sulla permanenza nella Capitale, squadra a pezzi. Del quadrato magico che a inizio stagione aveva...
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Insomma, da adesso in poi sulla barca salirà solo chi dimostrerà di crederci, a prescindere dal nome. Nemmeno uno come Gervinho, pupillo del tecnico, avrà il posto assicurato. Proprio la gestione dell'ivoriano, inguardabile al ritorno dalla Coppa d'Africa, ha fatto storcere il naso a più di qualcuno nello spogliatoio, mentre elementi come Florenzi o Paredes sono rimasti disorientati dal continuo cambio di ruolo e dal poco minutaggio nonostante le assenze. A bocce ferme comunque ognuno tirerà le proprie somme. E quelle di Garcia che per la prima volta sembrano tutt'altro che scontate. In appena una settimana il tecnico è passato da frasi come «mi dovrete sopportare ancora a lungo» a «non sarò mai un peso per questo club», aprendo a una possibile separazione con la postilla «faremo i conti alla fine della stagione». Quando i risultati peseranno anche sul destino del ds Sabatini, pronto a un passo indietro in caso di mancato accesso alla Champions. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero