Una corsa a due, con il terzo ‘incomodo’ già in casa. Petrachi e Campos, non rigorosamente in ordine di preferenza, sfidano Massara. Sì, perché...
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TENTATIVO DI SCALATA
Anche per Massara. Perché poi alla fine nel calcio sono sempre i risultati a fare la differenza. E una Roma in zona Champions, riporterebbe il sereno e potrebbe convincere Pallotta a continuare con lui visto che corrisponde all’identikit del ds non plenipotenziario, gode della sua stima e di quella della squadra. Senza contare che la permanenza di Massara, agevolerebbe il passo in avanti di Totti. L’ambizione, legittima, di Francesco è quella di ritagliarsi quanto prima un ruolo operativo nel club. E quella di supervisore a livello tecnico - dalla prima squadra alle giovanili - potrebbe essere un ruolo congeniale e gradito. Più facile da concretizzarsi con l’attuale ds, al netto dei rapporti da rinsaldare. Di certo a Trigoria cambieranno molte cose anche a livello di scouting. In bilico, ad esempio, c’è la figura di Tarantino, attuale responsabile del settore giovanile. Ma non è l’unico. Riflessioni in atto anche su Vallone. Dovesse passare invece la linea londinese, Massara verrebbe affiancato da un’altra figura. I candidati sono Petrachi e Campos. Il dirigente granata in questi giorni è a Lecce, vicino alla famiglia. La scorsa settimana s’è recato a Londra insieme alla moglie. Un viaggio che ha subito fatto pensare ad un incontro con Baldini. Petrachi invece era a Londra per questioni rigorosamente private, legate alla privacy più intima e familiare. Il contatto, quindi, risale ad una ventina di giorni fa. Poco più recente quello con Campos, attuale ds del Lilla. Non è un caso che negli ultimi giorni siano stati avvicinati alla Roma due calciatori del club francese: il difensore Magalhaes e il mediano Soumaré. Le riflessioni sul suo conto riguardano due aspetti. In primis, dopo il flop di Monchi, ripartire con un altro dirigente che non conosce la piazza e il campionato italiano, potrebbe rivelarsi un azzardo. Dall’altro non va sottovalutata una mera questione di rapporti. La Roma negli ultimi due anni s’è avvicinata molto a Raiola. Dal rinnovo e prolungamento di Luca Pellegrini, Manolas, Kluivert e Karsdorp, spesso e volentieri ci si è avvalsi delle conoscenze e della tela di rapporti dell’agente.
PANCHINA IN STAND-BY
Portare Campos equivarrebbe a fare entrare a Trigoria Jorge Mendes. Con tutto quello che ne consegue. Il discorso sull’allenatore arriva inevitabilmente dopo. Anche perché la prima scelta, Sarri, è ancora il tecnico del Chelsea. L’alternativa, Gasperini, per ora è stato bloccato dall’Atalanta. C’è poi la pista che porta a Jardim, strettamente legata alla candidatura di Campos. Si torna quindi al punto di partenza: prima il ds e poi l’allenatore.
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Il Messaggero