Roma, due capitani per sfidare il Napoli: tornano titolari Pellegrini e Dzeko

Roma, due capitani per sfidare il Napoli: tornano titolari Pellegrini e Dzeko
Archiviata sino ad aprile l’Europa League, la Roma si rituffa in campionato. Domani c’è il Napoli per quello che somiglia, Atalanta permettendo, ad uno...

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Archiviata sino ad aprile l’Europa League, la Roma si rituffa in campionato. Domani c’è il Napoli per quello che somiglia, Atalanta permettendo, ad uno spareggio Champions. Entrambe le squadre hanno 50 punti ma gli azzurri devono recuperare ancora il match con la Juventus (previsto inizialmente per mercoledì scorso ma slittato al 7 aprile, con le polemiche che ne sono seguite) e sono avanti per la differenza reti (+27 a +11) più possono portare in dote il 4-0 dell’andata. Tradotto: a pari punti a fine torneo, servirebbe un 5-0 per ribaltare lo scontro diretto. Fonseca si avvicina al match senza il lungodegente Zaniolo, Veretout e Mkhitaryan. Per Smalling si decide oggi. Tuttavia il fatto che anche ieri (nella seduta defaticante svolta nel pomeriggio, di ritorno da Kiev) il difensore non si sia allenato con il gruppo ma a parte, non depone all’ottimismo. L’impressione è che al massimo l’ex United possa puntare ad una convocazione in extremis. In campo, invece, il tecnico si affiderà dal via al rientrante Mancini a destra, Cristante in mezzo e ad uno tra Ibanez (in difficoltà sia a Parma che contro lo Shakhtar) e Kumbulla che dopo la giornataccia del Tardini, a Kiev ha disputato un’ottima partita, annullando l’insidioso Tete.


PRIORITÀ ALL’ESPERIENZA

Dal primo minuto, si rivedranno anche Pellegrini e Dzeko. Lorenzo giovedì sera ha giocato mezz’ora a qualificazione blindata mentre Edin è rimasto in panchina. Nonostante la doppietta di Mayoral (che ha confermato lo spagnolo l’uomo di coppa con 7 centri e miglior marcatore stagionale con 13 reti), il bosniaco è pronto a riprendersi il posto da titolare. In questo finale di stagione serve un’inversione di tendenza. Da quando è arrivato nella Capitale, per la prima volta non c’è la sua impronta. Appena 7 gol in campionato che si sommano ai 3 in Europa League. L’ultimo, però, tra litigi e infortuni, è datato 25 febbraio (al Braga). In serie A, Edin non segna addirittura da oltre tre mesi (3 gennaio: 1-0 alla Sampdoria). Dzeko sta procedendo alla stessa velocità del 2018-19 (stagione poi conclusa con 9 centri più 3 in Europa). Una volta soltanto ha fatto peggio: nel 2015-16 a questo punto della stagione aveva segnato 6 reti in campionato e 2 in coppa. L’ennesima ripartenza, dopo quella falsa di Parma, è targata Napoli. Squadra alla quale ha segnato 4 volte (due doppiette nel 2016-17 e 2017-18) in 12 confronti ma mai all’Olimpico. Quattro gol di tutti i tipi: 2 di testa, uno di destro e l’altro di sinistro ma sempre in trasferta. La fisicità di Edin sarà fondamentale per affrontare una difesa che vedrà uno dei due centrali essere Koulibaly. Chi ha il ‘piede caldo’ contro i partenopei è El Shaarawy. Dopo aver riposato inizialmente a Kiev, anche il Faraone si candida a tornare titolare. Agli azzurri ha segnato tre volte: curiosità vuole, anche lui - come Dzeko - sempre in trasferta. 

 

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Il Messaggero