Fonseca: «La lite con Dzeko non ha influenzato la stagione. Cosa lascio? L'equilibrio»

Paulo Fonseca ha tenuto la sua ultima conferenza stampa a Trigoria prima dell’addio. Il tecnico ha raccontato le sue emozioni nell’esperienza da allenatore della Roma:...

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Paulo Fonseca ha tenuto la sua ultima conferenza stampa a Trigoria prima dell’addio. Il tecnico ha raccontato le sue emozioni nell’esperienza da allenatore della Roma: «La cosa più belle che ho creato qui è la relazione con le persone che hanno lavorato con me in questi due anni, i tifosi e voi (i giornalisti ndc), c’è stato grande rispetto e onestà. I risultati sono importanti, ma anche questa relazione con le persone è molto importante». Ecco l’ultima conferenza stampa di Fonseca alla vigilia della partita contro lo Spezia.

Lo Spezia. «I giocatori sono concentrati. Ci siamo allenati bene in questa settimana più lunga, loro sono motivati e hanno tutti la consapevolezza che è importante vincere e arrivare in Europa il prossimo anno. Giocano un buon calcio, sono propositivi e con un grande allenatore che avrà un grande futuro. Abbiamo l’ambizione di vincere anche se sarà una gara difficile». 

Un momento bello da ricordare. «È difficile dire un solo momento. La cosa più bella che ho creato qui è la relazione con le persone che hanno lavorato con me in questi due anni, i tifosi e voi (i giornalisti ndc), c’è stato grande rispetto e onestà. I risultati sono importanti, ma anche questa relazione con le persone è molto importante». 

Dzeko demotivato. «Avergli tolto la fascia non ha influenzato il campionato. In tutte le squadre ci sono queste situazioni, abbiamo avuto un rapporto per finire la stagione e l’ultima partita della giocata dimostra che abbiamo risolto». 

Deluso dal rendimento di Pedro. «Ha cominciato molto bene la stagione, poi ha avuto un problema fisico ed è stato difficile tornare alla migliore condizione fisica. Nelle ultime partite sta tornando il Pedro delle ultime stagioni». 

Cosa rimproverarsi. «Non si è rotto nulla, siamo arrivati in semifinale di Europa League. Una squadra così non può arrivare in semifinale e fare una partita come quella in casa contro il Manchester».

Il momento più bello a Roma. «Ci sono state tante belle partite. È una squadra che giocava un calcio propositivo, ci sono state tante partite giocate bene e un buon calcio».

Insegnamento che lascia alla squadra. «La necessità di avere sempre equilibro, di non avere drammi quando c’è una sconfitta. È vero che c’è una grande pressione, ma deve esserci equilibro».

Cosa ha migliorato. «L’equilibrio e la voglia di vincere, indipendentemente dal risultato della partita. Non fare drammi e reagire dopo una sconfitta».

Stregato dalla città. «È stato un grande orgoglio essere allenatore della Roma, ho imparato molto».

Darboe. «La sua più grande qualità è il coraggio». 

 

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Il Messaggero