Invocava con veemenza la continuità, Eusebio Di Francesco. Dopo il brodino mandato giù contro il Frosinone e l’abbuffata (di gioia, anche) del derby, il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SEGNALI DI CONTINUITÀ
Partita in discesa, Roma meno preoccupata della faccenda e con lei il suo allenatore, quello che invocava continuità. La conferma che quando hai in squadra uno come Dzeko (senza broncio) puoi stare sufficientemente tranquillo, e guardare al futuro con un mezzo sorriso (meglio non esagerare...), è arrivata pochi minuti prima dell’intervallo, quando Edin ha bissato il gol d’inizio partita con un destro forte e centrale a pochi passi dal malcapitato Kozacik. Quello che, ventidue mesi fa, in Europa League, sempre all’Olimpico si era dovuto arrendere addirittura tre volte al bosniaco. Un autentico incubo, per lui. Tutto bene, insomma, ma con un tempo ancora da giocare. Era necessario, però, indirizzare la partita in una certa direzione, e la doppietta di Dzeko era servita esattamente a questo. E così la rete nella ripresa di Under, servito al bacio da un eccellente Pellegrini, è stata solo la logica conseguenza (continuità?) di quanto accaduto nella prima parte di gara. Idem per il golletto del piccolo Kluivert. Quasi scontata, infine, l’ennesima tripletta di Dzeko. Povero Kozacik...
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero