Roma, Dzeko e la sindrome campionato: solo due gol in 11 partite

Roma, Dzeko e la sindrome campionato: solo due gol in 11 partite
dal nostro inviato FIRENZE. La crisetta di Dzeko si affaccia sul campionato, solo sul campionato, però. Perché la...

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FIRENZE. La crisetta di Dzeko si affaccia sul campionato, solo sul campionato, però. Perché la Champions è un’altra cosa, come una casa, rassicurante e calda. Bella e ordinata, dove imbucare cinque reti. Il campionato no, lì si sbagliano reti semplici, si mostra il lato nervoso. E’ la casa degli orrori. A Firenze due palle sbagliate sotto porta, non è da Edin. La Roma poteva stare uno, due a zero, invece finisce il primo tempo ed è sotto di un gol, quasi finisce la partita sempre sotto di quel gol. Florenzi ci ha pensato a riequilibrare, lui che attaccante non è, vuole fare il terzino. Risultato figlio del destino cinico e anche un po’ baro, visto il rigore per la Viola che nemmeno c’era. La Crisetta, dicevamo, c’è e ormai dura da un po’. Perché due gol in undici partite non sono da Edin, il campionato si è fermato a Edin o Edin si è fermato sulla Champion, che ora torna ma la Roma piange quei gol del bosniaco, che tanto sono serviti e tanto ora servirebbero alla Roma e al povero Di Francesco, che si piega, si piega e prima o poi si spezza. La Roma resta dietro, a tutti, per poco non fa scappare anche la Fiorentina che non sembra più forte, anzi. Dzeko continua a non segnare e continua a non segnare alla Fiorentina. Nemmeno stavolta c’è riuscito, davanti a Batistuta e Totti, eroi di uno scudetto ormai diventato bianco e nero, come i vecchi ricordi. Alla fin Dzeko si rialza, tocca un pallone magico verso Kolarov: cross, cavolata di Lafont e poi Florenzi gol. Ma Dzeko è rimasto a secco. Ora c’è la Champions, via all’altalena. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero