Forse aveva ragione lo scrittore spagnolo Manuel Vazquez Montalban: «Un centravanti senza le palle è come una frittata di patate senza le uova». Perché a...
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LO STAKANOVISTA
La stessa età di Kolarov. Che a differenza del bosniaco, in fatto di cattiveria, non ha mai fatto sconti a nessuno. Nemmeno l'altra sera, quando ha fulminato con lo sguardo un povero raccattapalle che aveva avuto l'ardire, prima di un corner, di mettere un pallone in più in campo. Il serbo a Roma ha scoperto una seconda giovinezza. Scaricato da Guardiola, alzi la mano chi si attendeva un rendimento del genere. Pronti, via è diventato invece uno dei leader della Roma. Con buona pace di chi gli rimprovera il passato laziale. Di Francesco non ci rinuncia mai. Sinora gli ha risparmiato soltanto 16 minuti contro l'Udinese. Con il Chelsea, un assist, un gol pazzesco ad umiliare Azpilicueta e la fotografia che riassume la partita: l'abbraccio con Dzeko dopo il provvisorio 3-2. Due figli dell'ex Jugoslavia, separati dalla storia, riuniti nella Roma. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero