Roma, Dzeko: «Complicato tornare in semifinale di Champions. Fiero di essere nella storia del club»

Roma, Dzeko: «Complicato tornare in semifinale di Champions. Fiero di essere nella storia del club»
Edin Dzeko è giocatore su cui Di Francesco ha puntato sin dal primo giorno in cui ha messo piede a Trigoria. Il bosniaco è stato il calciatore più utilizzato...

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Edin Dzeko è giocatore su cui Di Francesco ha puntato sin dal primo giorno in cui ha messo piede a Trigoria. Il bosniaco è stato il calciatore più utilizzato dal tecnico, ha trascinato la squadra in semifinale di Champions ed è stato determinante per il raggiungimento del terzo posto in campionato. Da circa un mese Edin è infortunato e non sta dando il suo contributo all’allenatore che sta vivendo il momento più difficile da quando siede sulla panchina giallorossa: «Lotta, desideri, volontà, felicità e tristezza: tutto questo è stato il mio ultimo anno. Io ho continuato a dare il meglio di me e così farò fino a quando giocherò. Se mi avessero detto che avremmo giocato la semifinale di Champions, avrei riso. Tuttavia, piano piano abbiamo preso fiducia e abbiamo cominciato a credere nelle nostre possibilità. È stata una delle migliori stagioni della storia della Roma e la mia migliore in Champions, e forse quel gol al Chelsea il più bello della mia carriera. Alla fine ero triste, perché ero convinto che avremmo potuto giocare la finale se non ci fossero stati errori ai nostri danni», ha detto Dzeko al portale Nezavisne in occasione del premio di sportivo dell’anno assegnatogli per la seconda volta dalla Federazione bosniaca. Edin ricorda la cavalcata che ha portato la Roma in semifinale di Champions League, ponendosi un obiettivo: «Proveremo a ripetere qualcosa di simile, anche se penso che la scorsa stagione non possa essere ripetuta. È stato tutto strano, specialmente quelle partite fantastiche con Barcellona e Liverpool, incerte fino alla fine». Il bosniaco è entrato di diritto nella storia della Roma con i suoi 80 gol: «Segnare è il mio lavoro. Sono felice di aver scritto in così poco tempo il mio nome nella storia di un club come la Roma, che nel passato ha avuto grandi attaccanti. Ma questo è solo un incentivo a dare ancora di più in futuro. Le aspettative dei tifosi sono grandi, ma le mie sono enormi».  
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Il Messaggero