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Già prima della sosta per le nazionali e degli infortuni di Viña e Mancini, era chiaro che al reparto difensivo mancasse qualcosa che rasserenasse Josè Mourinho. L’intenzione iniziale di Tiago Pinto era di piazzare Smalling e Reynolds in prestito e regalare al portoghese due rinforzi su cui poter contare con decisione per tutta la stagione. Il centrale inglese pronti via ha saltato i quattro impegni ufficiali in cui era impegnata la Roma per via di una lesione muscolare al flessore della coscia sinistra, rientrerà dopo la sosta in tempo per la partita contro il Sassuolo e sarà impiegato con una certa costanza per tutto il campionato. Reynolds, invece, appare acerbo e non rappresenta una alternativa credibile a Karsdorp qualora dovesse rifiatare o fermarsi per infortunio.
La situazione in casa Roma
Gli infortuni, appunto, sono ciò che terrorizza la Roma e che Mourinho sta provando a prevenire attraverso il “lavoro invisibile” di preparatori, medici e fisioterapisti. Una strada lunga che porterà risultati solo a lungo termine, ecco perché deve necessariamente rivitalizzare, allenare e dare nuove motivazioni a giocatori che inizialmente aveva accantonato.
Tra questi ci sono Kumbulla e Ibanez: l’albanese in quattro partite non è stato mai impiegato titolare, ha disputato appena un minuto contro il Trabzonspor. Risultato? Dalla nazionale arrivano delle critiche che non fanno ben sperare sul recupero psicologico del centrale: i media lo hanno bacchettato per l’ultima partita persa contro la Polonia 4-1, Marash ha giocato 90’ ma ha palesemente perso il duello con Lewandowski. Ibanez, invece, si è trovato a giocare sempre titolare nella Roma per via dell’infortunio di Smalling, circostanza che gli ha ridato fiducia e qualche complimento del tecnico.
Con gli infortuni di Mancini alla pianta del piede destro (ieri è rientrato dalla Nazionale) e di Viña al flessore (nessuna lesione per adesso resterà in Uruguay), il brasiliano avrà la possibilità di accumulare altri minuti (magari anche da terzino) e convincere ancora di più Mourinho. A sinistra, infine, ci sono Calafiori e Spinazzola: il giovane classe 2002 deve rivedere la fase difensiva, ma ha ottimi margini di crescita; Leo, invece, è alle prese con l’infortunio al tendine d’Achille, ma il suo obiettivo è tornare a dicembre.
Shomurodov e Abraham: quando insieme nella Roma?
Dalla difesa all’attacco: un reparto che con l’arrivo di Shomurodov e Abraham ha ritrovato brillantezza.
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Il Messaggero