Roma, Di Francesco: «Ripreso il nostro cammino, ora la Champions»

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Il ritorno alla vittoria, e quelli in campo di Schick ed Emerson che 'allunganò la rosa. Di Francesco può sorridere dopo il successo per 3-1 sulla Spal che permette alla Roma di arrivare nel migliore dei modi al decisivo appuntamento di martedì in Champions League in cui si giocherà l'accesso agli ottavi. »Oggi contava vincere per prepararsi al meglio alla partita col Qarabag. Il nostro obiettivo a questo punto è qualificarci cercando la vittoria con una prova di grande determinazione e cattiveria agonistica. Martedì l'approccio mentale deve essere lo stesso di oggi - spiega il tecnico abruzzese -. La squadra voleva la vittoria a tutti i costi e ha giocato con grandissima aggressività, specialmente nel primo tempo. Abbiamo tirato 37 volte in porta e sicuramente tre gol sono pochi per quanto creato, possiamo concretizzare meglio la mole di gioco della squadra«. L'imprecisione sotto porta, tuttavia, non è l'unica critica che Di Francesco muove alla sua squadra. »Abbiamo lasciato due punti per strada col Genoa e bisognava vincere per restare attaccati al treno di chi sta davanti. Oggi abbiamo ripreso il cammino, ma mi girano le scatole per il gol preso, ogni domenica regaliamo una piccola ingenuità agli avversari, è assurdo - sottolinea -. Queste disattenzioni vanno eliminate, mi ha dato fastidio prendere gol. La Spal si è lamentata dell'arbitraggio? Potremmo dirne anche noi tante, ma posso dire a loro che so cosa significa, ci sono passato anche io, ma non aiuta lamentarsi o piangersi addosso«. In casa del club ferrarese, però, l'amarezza per le decisioni prese dell'arbitro Abisso è tale che si decide di non mandare il tecnico Semplici a parlare nel dopo partita. Al suo posto, per denunciare il malcontento della Spal, il direttore sportivo Davide Vagnati: »Non devo elencare gli episodi abbastanza evidenti che ci sono stati, dall'espulsione di Felipe dopo 10' minuti al fuorigioco evidente di El Shaarawy sul secondo gol, passando per il mancato rigore di Florenzi su Rizzo e per il fallo di Gonalons, già ammonito, su Mora che invece non è stato nemmeno fischiato - le parole del dirigente -. Sono qui perché non voglio che passi il messaggio che va bene tutto perché tanto siamo neopromossi. No, se la Spal non mantiene la categoria deve essere per colpe nostre. Vogliamo salvarci con tutte le forze, ma anche essere trattati come gli altri. Non pensiamo ci sia niente contro la Spal, sono chiaramente errori in buona fede, vogliamo però avere lo stesso identico regolamento degli altri, e stasera non c'è stato. Siamo amareggiati«.
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Il Messaggero