«Della 10 a Zaniolo non me frega nulla». Eusebio Di Francesco è categorico nella risposta a una domanda posta da uno studente dell’Università Luiss...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CASO KOLAROV
Ad essere più interrogato è stato proprio Morgan De Sanctis che ha svelato quanto la sua vita sia cambiata quando dal calciatore è diventato un membro della società: «Quando giocavo ho legato molto con De Rossi, per questioni anagrafiche non è che frequenti tutti fuori dallo spogliatoio. Prima uscivamo io e lui, adesso ci siamo imposti di non vederci più tanto perché avendo ruoli diversi non è adeguato. Monchi mi ha detto subito “ricorda che non sei più calciatore». Poi il caso Kolarov, contestato dagli ultras della Curva Sud per una risposta maleducata data a un tifoso alla stazione Termini alla vigilia della gara di Coppa Italia contro la Fiorentina: «Si è confrontato con allenatore, ds e compagni. Il confronto più importante è con De Rossi e Totti. Alla Roma ti spiegano come comportarti per avere meno pressioni possibili. Per questo è importante conoscere la storia del club. Io non mi sarei mai permesso di dire qualcosa a Kolarov di mia volontà. Lui è venuto per sfogarsi, è stato un momento delicato». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero