Una sconfitta che lascia il segno: se non in classifica, sicuramente nella testa di Eusebio Di Francesco che vede la “sua” Roma sempre più in picchiata....
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«Parlo sempre della squadra - risponde a chi gli chiede di Pastore e Schick - è normale che cerchiamo delle prestazioni da alcuni giocatori ma farò valutazioni anche dopo stasera». Il tecnico non se la sente di colpevolizzare i giocatori più attesi - Schick e Pastore su tutti - per spiegare l'ennesima debacle: «Mi aspettavo una prestazione differente. Siamo partiti bene, poi mi è piaciuta poco la fase difensiva e dovevamo fare molto di più. I meccanismi diventano relativi quando non si va a difendere in maniera veemente e non si vanno a vincere i contrasti, per questo il sistema tattico diventa meno importante». Domenica c'è il Genoa che potrebbe diventare uno snodo decisivo per il futuro e per l'occasione «sarà fondamentale scegliere le persone giuste. Non accetto il non mettere dentro al campo determinate caratteristiche, magari qualcuno non le ha e ci confonde facendoci pensare che le abbia. Di questo devo tener conto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero