Roma, turnover obbligato in vista del tour de force

Roma, turnover obbligato in vista del tour de force
Sei gare in ventidue giorni. Ventitré (un portiere, 8 difensori, 9 centrocampisti e 5 attaccanti) invece, considerando l’ex Strootman, i calciatori sinora utilizzati...

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Sei gare in ventidue giorni. Ventitré (un portiere, 8 difensori, 9 centrocampisti e 5 attaccanti) invece, considerando l’ex Strootman, i calciatori sinora utilizzati da Di Francesco nelle prime dieci gare stagionali (8 di campionato e 2 di Champions). Mancano all’appello soltanto Bianda (dirottato in Primavera) e Coric, per il quale Eusebio un paio di settimane fa, proprio prima della sosta, ha annunciato l’imminenza di una chance. Via alla rotazione, dunque, con 4 gare di campionato (Spal, Napoli, Fiorentina e Sampdoria) e i due match contro il Cska Mosca, decisivi ai fini della qualificazione agli ottavi di Champions. Partenza all’Olimpico sabato contro i ferraresi, bissata tre giorni dopo dall’impegno contro i russi. Poi la prima delle tre trasferte consecutive. Si gioca al San Paolo contro i ragazzi di Ancelotti, stavolta domenica sera. Il terzo match, a prescindere dall’avversario, normalmente è sempre il più insidioso. Perché bisogna pesare le condizioni psicofisiche dei singoli. La stanchezza, mentale e fisica, appare di solito in questa partita. Proprio per questo motivo Di Francesco è pronto a varare nuovamente il turnover. Che, considerando qualche ko muscolare imprevisto (Perotti, lesione al muscolo soleo, rimarrà fermo per almeno tre settimane mentre Karsdorp, problemi al retto femorale, per una decina di giorni), più di un elemento che ancora deve smaltire il rispettivo infortunio (Pastore, De Rossi e Kolarov) e gli impegni avuti con le nazionali da diversi componenti della rosa giallorossa, non sarà facoltativo ma obbligato. 


STRISCIA DECISIVA

Il tecnico abruzzese vuole prendersi almeno un paio di giorni di tempo per riflettere. Qualche idea di massima ce l’ha (come quella di affiancare Cristante a Nzonzi e risparmiare De Rossi per il Cska) ma non può avere certezze. Quelle gliele daranno soltanto i prossimi allenamenti. Che con l’anticipo al sabato, saranno appena due: la seduta odierna e quella di domani. La sosta che doveva servire per avere finalmente la rosa al completo, ha regalato nuovi contrattempi che incideranno, inevitabilmente, proprio nella rotazione dei calciatori. Perotti, ad esempio, contro la Spal sarebbe partito titolare. Ora il suo forfait, restringe il ballottaggio a El Shaarawy e Kluivert, senza perdere di vista il doppio impegno che seguirà (Cska-Napoli), crocevia in questo mese di ottobre. Al momento Eusebio deve fare i conti con due infortunati e tre giocatori in bilico. Anche ieri De Rossi, Pastore e Kolarov hanno proseguito nel loro lavoro individuale. A Trigoria si utilizza la massima cautela. L’argentino è reduce da un problema al polpaccio, De Rossi e Kolarov da microfratture alle dita dei piedi. Dipenderà quindi dal tecnico e dal suo staff decidere quando, se e come impiegarli. L’ex Psg sembra essere quello un po’ più avanti ma appare comunque improbabile che uno dei tre possa partire titolare sabato. Non è però da escludere la loro presenza in panchina. Intanto ieri sessione di scarico per gli ultimi reduci dagli impegni con le nazionali (Manolas, Dzeko, Schick, Nzonzi, Olsen e Kluivert). Quasi tutti tornano rinfrancati, con il sorriso sulle labbra. Dzeko grazie alla doppietta all’Irlanda del Nord; Schick designato match-winner del derby dai mille risvolti con la Slovacchia; Kluivert a segno con l’under 21 olandese sia contro la Lettonia che nel match di martedì contro l’Ucraina; Nzonzi titolare nell’amichevole contro l’Islanda; Olsen decisivo nel match di Nations League contro la Russia ed esaltato dalla stampa svedese. Il modo migliore per affrontare il ciclo che li attende.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero