Roma, Di Francesco: «Aggrediamo il Qarabag e prendiamoci la qualificazione»

Eusebio Di Francesco con la vittoria contro il Qarabag potrebbe raggiungere gli ottavi di Champions League da primo in classifica in un girone complesso con Chelsea e Atletico...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Eusebio Di Francesco con la vittoria contro il Qarabag potrebbe raggiungere gli ottavi di Champions League da primo in classifica in un girone complesso con Chelsea e Atletico Madrid: «È una partita che va aggredita dall’inizio, con la nostra mentalità. Cercheremo di non farli respirare. Voglio una partenza determinata, così i rischi saranno inferiori». Su un testa a testa in campionato: «Mi giocherei lo scudetto contro l’Inter». Ecco le parole del tecnico in conferenza stampa. 

 
Perotti e Nainggolan. «Saranno entrambi convocati e a disposizione per il Qarabag. Ne siamo molto felici. Stiamo valutando Kolarov per un leggero affaticamento muscolare, ma quasi sicuramente anche lui sarà della partita».
 
Primo posto nel girone. «Noi pensiamo solo a questa gara e sulle nostre forze. Il nostro destino passa da noi, poi quello che sarà, sarà. Il nostro obiettivo è andare agli ottavi». 
 
Il Qarabag. «È una partita che va aggredita dall’inizio, con la nostra mentalità. Cercheremo di non farli respirare. Voglio una partenza determinata, così i rischi saranno inferiori. Il Qarabag ha fatto molto bene in trasferta, non sono la squadra della prima gara contro il Chelsea. Vanno presi con le molle, noi sappiamo che se giochiamo al massimo possiamo prevalere. La vittoria col Qarabag è stata un po’ sottovalutata, ci ha dato consapevolezza. La squadra sta assimilando il mio credo».
 
Il pessimismo. «Non scherziamo. C’è sempre stato dall’inizio. Questo passaggio darebbe più forza a quello che stiamo facendo, però, aspettiamo. Io sono sempre stato ottimista e continuo ad esserlo».
 
Gli impegni. «Credo che ognuno di noi vorrebbe giocare in Champions e in campionato andando avanti. Non mi pongo questo problema. Voglio continuare a giocare ogni 3 giorni. Sono felicissimo di poter lavorare un pochino meno ma poter giocare di più».
 

L’ingresso sui social. «Io canto sempre, è piacevole sentir cantare lo stadio. Ho scelto di entrare sui social per via dei tanti fake che ci sono, ma li ho userò con molta parsimonia. Credevo di poter mandare un messaggio alla gente».
 
Florenzi. «Se non corri rischi non fai l’allenatore. L’ho visto in crescita, gli ho voluto dare continuità. Avevamo avuto modo di lavorare su concetti difensivi importanti. Una scelta un po’ rischiosa ma l’ho voluta fortemente».
 
Uno scoglio superato. «Lo scoglio più grande è dentro lo spogliatoio. Daniele ha parlato del gruppo. Il voltare le spalle ai propri compagni non significa giustificarlo, ma capire il perché per non farli sbagliare più. Il nostro spogliatoio è una famiglia. La difficoltà era entrare nella loro testa. Le parole di Daniele mi confortano, credono in quello che stiamo facendo. Questo è lo scoglio che mi auguro di aver superato».
 

Con chi contendere lo scudetto. «L’Inter ora è prima, quindi dico l’Inter».
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero