Roma, De Sanctis: «Voglio vincere qualcosa con Totti e De Rossi, Garcia ha un'intelligenza superiore alla media»

Roma, De Sanctis: «Voglio vincere qualcosa con Totti e De Rossi, Garcia ha un'intelligenza superiore alla media»
Una serie di foto e i ricordi che vanno a ruota libera. Morgan De Sanctis interviene a “Slideshow”, su Roma Channel e ripercorre la sua vita giallorossa attraverso i...

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Una serie di foto e i ricordi che vanno a ruota libera. Morgan De Sanctis interviene a “Slideshow”, su Roma Channel e ripercorre la sua vita giallorossa attraverso i volti dei compagni di viaggio e i momenti indimenticabili.


Pallotta. «Mi sono reso conto subito che tutto quello che veniva detto attorno alla Roma non rendeva merito a quelle persone che stavano e stanno costruendo qualcosa di innovativo per il calcio italiano. Spero di essere un protagonista per questa squadra e spero di rimanere in questo contesto perché ci sono delle persone che vogliono cambiare il calcio italiano e sono convinto che ci riusciranno».



Rudi Garcia. «Bisogna riconoscergli un’intelligenza superiore alla media che gli ha permesso di entrare in empatia con la società, la squadra, i tifosi e la stampa. E’ chiaro che abbia recitato un ruolo fondamentale nella stagione passata e lo reciterà fino a quando starà alla Roma. Oltre alle capacità tecniche e morali ha una grandissima ambizione e volontà di migliorare con la cura dei particolari. Lo spingerà fino al massimo, a lui e alla Roma, fino a raggiungere grandi risultati»,



Totti. «Francesco l’ho conosciuto quando eravamo ragazzini, era il 92-93, avevamo 16 anni. La possibilità di stare dentro lo spogliatoio con lui mi ha arricchito di una certezza: è uno dei talenti più straordinari che il calcio italiano abbia mai espresso ed è un privilegio averlo visto vestire solo la maglia giallorossa. Fino a quando starò con lui, mi porterò il ricordo di un grandissimo compagno di squadra con cui spero di condividere dei successi e quindi di alzare un trofeo»,



De Rossi. «Daniele è un altro di quei compagni che avevo avuto l’opportunità di conoscere solo in Nazionale. Anche lui è un ragazzo di grande sensibilità, romano e romanista. L’auspicio più grande è che questi grandi campioni come Francesco e Daniele possano coronare il sogno di vincere qualcosa di importante con la Roma. Vorrei farlo con loro perché questo ambiente merita successi che ne consacrino la grandezza».



Borriello. «Forse è il compagno con cui ho legato di più all’inizio. Se penso che la decima partita del record non si poteva pensare con un epilogo migliore, perché Borriello è stato quello che ha messo la ciliegina sulla torta e l’ha fatto in maniera meritevole».



La squadra giallorossa. «Un grandissimo gruppo, che c’era l’anno scorso e ci dovrà stare. Altruista, generoso, un gruppo così è foriero di grandi risultati». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero