Roma, De Rossi a Torino con la sua fascia da capitano: nessuna multa, per ora

Roma, De Rossi a Torino con la sua fascia da capitano: nessuna multa, per ora
Daniele De Rossi, come tutti i capitani del nostro campionato, ha ricevuto la lettera in cui la Lega calcio, con l'inizio della nuova stagione, ha chiesto di indossare la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Daniele De Rossi, come tutti i capitani del nostro campionato, ha ricevuto la lettera in cui la Lega calcio, con l'inizio della nuova stagione, ha chiesto di indossare la stessa fascia al braccio. Non più personalizzata, ma bianca con la scritta capitano in nero. A Torino, però, il centrocampista giallorosso ha ignorato la svolta obbligatoria imposta dalla Lega, a cui si è invece adeguato subito Belotti. De Rossi, di testa sua, ha messo quella rossa (del resto più visibile sulla maglia grigia della Roma), utilizzata spesso l'anno scorso. La scritta all'interno e non all'esterno (come quella della Lega): «Sei tu l’unica mia sposa, sei tu l’unico mio amor». Frase romantica che solo lui può leggere, C'è chi lo ha seguito, come Gomez, nel postiticpo Atalanta-Frosinone (anche se per il Papu il motivo era meno letterario: la fascia imposta dalla Lega gli andava troppo larga). Il rifiuto di De Rossi, per ora, non ha comunque determinato l'intervento della Lega: nessuna multa. Bisogna vedere se lunedì contro l'Atalanta il capitano giallorosso cambierà idea, adeguandosi al nuovo regolamento. Di sicuro in Champions metterà ancora quella personalizzata. 
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero