Rimpianto Roma: due regali alla Cremonese costano l'uscita dalla Coppa Italia. Non funzionano i "bambini". E neanche i senatori

Il primo obiettivo della stagione se ne va. Il resto è tutto da conquistare

Non funzionano i bambini di Mou in avvio, e nemmeno i senatori nella ripresa. La Cremonese segna un gol per tempo e si mette in tasca la semifinale di Coppa Italia. La Roma perde...

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Non funzionano i bambini di Mou in avvio, e nemmeno i senatori nella ripresa. La Cremonese segna un gol per tempo e si mette in tasca la semifinale di Coppa Italia. La Roma perde l’occasione, la butta via nel peggiore dei modi. Giocando male, creando solo un minimo di suspense nel secondo tempo, con cinque attaccanti indiavolati a cercare gloria davanti alla porta di Sarr. La Roma regala due reti, quelle sono più che sufficienti. La prima: Kumbulla sbaglia il controllo a centrocampo e Dessers si invola verso Rui Patricio, che lo atterra in area. Rigore, gol dell’olandese, che incassa la rivincita di Tirana quando giocava nel Feyenoord. La seconda: autogol di Celik, che sporca il passante di Pickel che sarebbe andato fuori. Mou prova a vincere con un turnover massiccio, fuori Dybala, Smalling, Matic e Abraham, dentro Tahirovic, Volpato, Kumbulla e Beleotti. Nella ripresa li fa entrare tutti, ma cambia poco. La Roma sfiora più volte il gol, con Pellegrini, Dybala, Abraham (palo) ma sono tutte occasioni casuali, mai figlie di un gioco ragionato. Occasione buttata, insomma. La figuraccia è sonora. E il primo obiettivo della stagione se ne va. Il resto è tutto da conquistare. Per nulla scontato.

 

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Il Messaggero