La Roma si taglia gli ingaggi per aiutare i dipendenti in cassa integrazione

La Roma si taglia gli ingaggi per aiutare i dipendenti in cassa integrazione
 «Da parte nostra c’è la disponibilità a tornare a giocare in estate per chiudere la stagione». Paulo Fonseca vota per la ripartenza del...

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 «Da parte nostra c’è la disponibilità a tornare a giocare in estate per chiudere la stagione». Paulo Fonseca vota per la ripartenza del campionato. Non potrebbe essere altrimenti. La difficile situazione finanziaria nella quale versa il club, costringe la Roma a rincorrere disperatamente il quarto posto. Restare fuori due anni di seguito dalla Champions, infatti, acuirebbe le perdite già registrate durante la semestrale, chiusa a -87 milioni. 

In tempi non sospetti (3 aprile 2019), fu il direttore operativo Calvo, ospite all’Università Roma Tre, a lanciare il monito: «Lavoriamo su un piano quadriennale e in questo arco temporale è preventivabile un mancato ingresso in Champions». Due diventerebbero troppi. 

PALLOTTA INVESTE ANCORA 
Anche perché lo stallo nel quale è piombata la trattativa tra Pallotta (che entro fine mese completerà l’aumento di capitale per garantire liquidità al club, versando in anticipo un’altra tranche di 40 milioni) e Friedkin non aiuta. La prima previsione effettuata a fine anno - che stimava (ufficiosamente) il rosso al 30 di giugno intorno ai 110 milioni - rischia di lievitare oltremodo. Per questo motivo, agganciare la Champions (benché i proventi andrebbero poi a finire sul bilancio con scadenza a giugno 2021) diventa vitale. Ma la Roma cerca anche altre vie d’uscita. In quest’ottica, non va sottovalutato un passaggio dell’intervista del tecnico portoghese rilasciata a Sky: «Dobbiamo essere pronti ad aiutare il club in questo momento difficile. Serve sensibilità». 

TRATTATIVA IN CORSO 
Un termine utilizzato non a caso. Nei primi colloqui avvenuti in questi giorni tra la dirigenza e i calciatori non è di certo mancata un’attenzione particolare alle categorie più in difficoltà nella Roma. E così la squadra s’è mostrata disposta a venire incontro alla società, attuando un taglio dei compensi per fare in modo che lo stipendio dei dipendenti del club venga garantito per intero. Un po’ quello che hanno fatto Messi e compagni al Barcellona. Nel caso giallorosso, in via di definizione la formula. 

Tra le ipotesi al vaglio, anche quella di assicurare ciò che manca ad un’eventuale cassa-integrazione (se dovesse rendersi necessaria da maggio). Attualmente le spese che normalmente vengono definite per il ‘personale’, gravano per circa 180 milioni (al lordo) sulle casse societarie: 163 riferiti esclusivamente al parco calciatori e 17 per tutto il resto (una forbice che comprende dirigenti, staff tecnico, operai e impiegati che lavorano a Trigoria, stimabili tra le 150-200 unità). Il club - aspettando di conoscere l’esito della trattativa tra Aic e Lega - s’è comunque portato avanti con il lavoro. In questo caso, seguendo l’esempio dettato dalla Juventus pochi giorni fa: si tratta affinché i calciatori possano rinunciare ad una mensilità (per ora la proposta è del 60%) per poi vedere i tre stipendi restanti pagati dopo il 1 luglio (spalmati entro la conclusione dei rispettivi contratti), in modo da alleggerire il rosso nell’attuale bilancio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero