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Sono 8 tecnici nell’era Usa, con il nono pronto a subentrare se Fonseca non porterà a casa l’Europa League o la qualificazione in Champions. Addirittura 11 dal 2009: numeri che rappresentano un’anomalia. Non l’eccezione. Perché se è vero che tra le attuali big della serie A, la Juventus dal 2011 ha sostituito 4 tecnici (Conte, Allegri, Sarri e Pirlo) come la Lazio (Reja, Petkovic, Pioli e Inzaghi), il Napoli 5 (Mazzarri, Benitez, Sarri, Ancelotti e Gattuso) e l’Atalanta 3 (Colantuono, Reja e Gasperini), i casi delle due milanesi sono simili a quello giallorosso. Il Milan ne ha cambiati quanto la Roma (Allegri, Seedorf, Inzaghi, Mihajlovic, Brocchi, Montella, Gattuso, Giampaolo e Pioli) mentre l’Inter è andata oltre con 10 (Gasperini, Ranieri, Stramaccioni, Mazzarri, Mancini, De Boer, Pioli, De Vecchi, Spalletti e Conte) anche se 6 sono concentrati in 2 stagioni (2011-12 e 2016-17).
RISCHIO DÉJÀ VU
Cambiare così tanto non ha agevolato il processo di crescita.
Uniche eccezioni: Ranieri (entrato in corsa) e Spalletti che all’epoca aveva bisogno di rilanciarsi in Italia e poi, a fronte dell’offerta dell’Inter, decise di cambiare aria. Ripercorrere in estate un cammino già battuto, rischia di incrinare il consenso unanime che ora godono i Friedkin. Non è certo colpa loro se la Roma, pronta a cambiare anche il tecnico della Primavera e quindi a salutare De Rossi sr, non vince nulla dal 2008 ma è una situazione con la quale debbono convivere e non sottovalutare. Regalare ad un nuovo progetto la garanzia tecnica di un allenatore come Sarri (difficile Allegri che vede nei giallorossi una carta di riserva), permetterebbe alla società di dotarsi di un ombrello a fronte di possibili difficoltà iniziali. Sarri rappresenta l’identikit ideale: vincente (scudetto+Europa League), conosce il nostro campionato, ha lavorato già in una piazza simile a Roma (Napoli), regala un calcio offensivo. Poi è chiaro: il toscano nel lungo periodo da non solo non basterebbe. Oltre alla green-line di Pinto, servono calciatori già pronti. Almeno nei ruoli chiave: portiere, regista e centravanti. Ma questo è/sarà un altro discorso.
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Il Messaggero