Roma, da Batistuta a Montella: quando Trigoria rompe il salvadanaio

Roma, da Batistuta a Montella: quando Trigoria rompe il salvadanaio
ROMA La Roma indossa l'abito da sera aggiudicandosi l'acquisto più caro della sua storia, Patrik Schick. Mai i giallorossi avevano speso tanto per un calciatore...

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ROMA La Roma indossa l'abito da sera aggiudicandosi l'acquisto più caro della sua storia, Patrik Schick. Mai i giallorossi avevano speso tanto per un calciatore balzato, nell'estate dei record di calciomercato, al primo posto della graduatoria capitolina. Il ceco ha scavalcato economicamente l'acquisto dell'argentino Gabriel Omar Batistuta (pagato nel 2000 35 milioni di euro al cambio) e raddoppiato gli altri innesti scudetto come quelli di Emerson (18 milioni, ancora al cambio) e Walter Samuel (17 milioni di euro). Ha superato tra l'altro la spesa del 1999 per Vincenzo Montella (25 milioni), goleador arrivato pure da Genova. Cambia pertanto anche la classifica degli investimenti della gestione americana, considerando che Iturbe e Salah erano costati, rispettivamente, 24,5 milioni e 21,5 milioni, mentre il brasiliano Gerson 18,9.

TEMPI MODERNI
L'attaccante classe 96 costituisce un innesto di assoluto valore e prestigio europeo, capace di declassare pure l'assegno per Kevin Strootman: i dirigenti giallorossi si erano aggiudicati l'asta internazionale per il centrocampista classe '90 versando 17,5 milioni al Psv. Una cifra simile venne stanziata nel 2003 per un altro gioiellino del campionato olandese, come il difensore rumeno Cristian Chivu (18 milioni di euro). All'epoca, i dirigenti giallorossi battagliavano con Manchester United, Real Madrid e Barcellona; per la punta classe 96 hanno invece a lungo sfidato Psg, Monaco e Borussia Dortmund. E nella sessione delle spese faraoniche per Neymar, Mbappé e Dembélé, restava elevatissimo il rischio di vedere crescere ancora il valore dell'ormai ex doriano. Non a caso, il ds Monchi si era prefissato l'obiettivo di chiudere entro lo scorso week end l'affare con il presidente Ferrero.
IL DUELLO

La campagna acquisti giallorossa si impreziosisce così con l'arrivo del talento più corteggiato in Italia. Un po' come quando nel 2001 Sensi vinse l'acceso duello con la Juve per Antonio Cassano (28,5 milioni), che nonostante l'investimento deluse molte le aspettative. Non rientra nella top ten l'ingaggio di Nainggolan, ma anche nel caso del belga i romanisti riuscirono a superare rivali agguerrite come Juventus e Napoli. La storia quindi si rinnova, alle cifre e alle condizioni del nuovo clima di calciomercato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero