La normalità può attendere anche se la politica dei piccoli passi è in atto. Mentre in giornata calciatori e staff saranno sottoposti al quarto ciclo di...
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GRANDI LINEE
Per gli assembramenti, però, e dunque per partitelle o esercitazioni con schemi provati durante la seduta, bisognerà ancora attendere. Il dpcm nel merito è chiaro e ricorda come condizione «il rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento a porte chiuse». A grandi linee si continuerà quindi con il programma che ha caratterizzato i primi 14 giorni di lavoro: corsa, scatti, lavoro aerobico e tecnica individuale con le poche novità già illustrate. Anche perché, dopo Lazio, Fiorentina e Napoli, non è da escludere che questa settimana a Trigoria Dzeko e compagni possano ricevere la visita degli 007 della Procura Federale della Figc, volta ad assicurare che le procedure stabilite nel decreto siano seguite rigorosamente. L’intenzione di Fonseca - anche in previsione di una ripartenza della serie A a metà giugno - è comunque quella di aumentare gradualmente i giri prestando la massima attenzione a non forzare troppo. Sono bastate poche sedute individuali per perdere Pau Lopez (microfrattura al polso) e Perotti che - nonostante le smentite provenienti da Trigoria - dovrà star fermo per un paio di settimane a causa di una lesione al bicipite femorale.
MANCINI PREDICA CAUTELA
In tal senso, anche Mancini - intervenendo a Rai Sport - predica cautela: «Gli infortuni fanno parte del mondo del calcio, sono sempre più costanti e bisogna stare attenti, soprattutto in questa fase visto che veniamo da due mesi non di inattività ma quasi, perché ci siamo allenati a casa e non è come farlo al campo». Con il Premier Conte che sabato ha preso tempo sulla ripresa del torneo, è chiaro che stilare tabelle non è proprio il caso. Ma a Trigoria si lavora come se il campionato dovesse riprendere nel weekend del 13-14 giugno. E quello che attende la Roma sarà una sorta di tour de force: 12 partite in 50 giorni (se la serie A si concluderà il 2 agosto), con quattro trasferte nelle tre regioni italiane più colpite dal Covid-19. Ultimato il campionato, partirebbero poi le coppe europee con i giallorossi attesi dal Siviglia. Serve presentarsi in condizione. E magari con la rosa al completo.
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Il Messaggero