Roma, addio allo sponsor tecnico: altro segnale verso il cambio di proprietà

Pallotta
La Roma e Nike si separano. Il contratto stipulato il 12 marzo 2013 con data di scadenza prevista per il 31 maggio 2024, è stato anticipatamente risolto e volgerà al...

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La Roma e Nike si separano. Il contratto stipulato il 12 marzo 2013 con data di scadenza prevista per il 31 maggio 2024, è stato anticipatamente risolto e volgerà al termine al concludersi della stagione 2019-20. Allo stesso tempo, le parti hanno stipulato un accordo valido per la prossima stagione in base al quale la multinazionale Usa continuerà a fornire in esclusiva al club il materiale tecnico. Poi toccherà al nuovo sponsor. In pole c’è Under Armour, ma ci sono contatti in corso anche con altri marchi, tra cui Adidas (in corsa pure Puma e New Balance). All’epoca l’intesa decennale con la Nike venne celebrata come un trionfo. Ma l’entusiasmo dell’allora Ceo Zanzi si scontrò dopo appena un paio di anni con l’insoddisfazione di Pallotta: «Non siamo contentissimi della loro produzione». Rimostranza dovuta al tipo di contratto stipulato perché a fronte di un’entrata iniziale di 6 milioni e di 4 milioni annui, gli introiti erano legati perlopiù ad una percentuale sulle future vendite. Senza contare come fossero presenti alcuni bonus legati agli obiettivi sportivi, con un malus specifico in caso di mancato ingresso in Champions. 


LA POSTILLA
L’addio è consensuale anche se nel prospetto informativo dell’accordo siglato 7 anni fa esiste una postilla a favore dell’azienda Usa: «Nike ha diritto di terminare il contratto in caso di cambio di controllo del club o della persona o entità che direttamente o indirettamente lo controlla (...)». Alla base della risoluzione potrebbe dunque esserci un cambio di proprietà all’orizzonte. In tal senso sta destando molta curiosità sui social la figura di Fahad Al Baker, uomo d’affari del Kuwait (non legato al fondo sovrano) che ha dichiarato di aver presentato un’offerta per l’acquisizione di un club italiano quotato in borsa, per poi ritrattare in parte: «La notizia che un’offerta fatta per la Roma è stata accettata, non è vera. Questo mi ha messo in una posizione imbarazzante. Non sono in fase di negoziazione al momento. Ho però presentato un interesse per un club italiano. Non sono autorizzato a fare nomi finché non abbiamo concluso l’affare». Tutto e il suo contrario. 

AL CONTRATTACCO 

Ieri intanto audizioni per il Ceo Fienga e il medico sociale Manara in Procura Federale. L’accusa è non aver rispettato il protocollo Covid-19 riguardante il distanziamento in panchina al San Paolo. La Roma ha appurato con disappunto che l’esposto del Napoli è stato firmato da De Laurentiis. A Trigoria contestano l’addebito in virtù di un consenso pregresso con il club azzurro, poi rinnegato. Indagine riaperta, deferimenti congelati, con la Roma che sta valutando di presentare un contro-esposto. Della serie: ci hanno dato l’ok per fare una cosa e poi ci hanno denunciati. La prossima settimana saranno ascoltati anche il responsabile della sicurezza del Napoli, il ds Giuntoli, Baldissoni e Gombar. Mercato: Bianda in prestito al Zulte Waregem. Il giovane Silipo al Palermo. 
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Il Messaggero