Rizzoli smette, parola di Pantaleo Corvino. Anzi no, parola dello stesso Rizzoli. Annunci e smentite di una querelle che fino alla conclusione del mese di giugno probabilmente...
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Per ora, vanno registrate le parole dell'arbitro di Mirandola che a margine dell'evento Kickoff a Coverciano ha detto di «sentirsi bene e di essere ancora giovane». Aggiungendo che quella di sabato sera «non è stata la mia ultima partita. Ho ancora voglia di arbitrare, non smetterò». Resta il fatto che l'idea di smettere Rizzoli l'ha avuta (e forse ce l'ha ancora) in considerazione anche delle numerose (troppe) critiche che negli ultimi due, tre campionati gli sono piovute addosso per il suo modo di gestire le partite.
A LUGLIO
Se basterà un po' di riposo per ricaricare le batterie, o se queste batterie sono proprio esaurite, lo sapremo solo con le comunicazioni ufficiali che arriveranno ai primi di luglio, quando saranno ufficializzate promozioni e dismissioni dagli organici Aia. Intanto, il presidente degli arbitri Marcello Nicchi, che vorrebbe ancora in squadra il bolognese, ha ricordato che per Rizzoli, arrivato alla soglia dei 45 anni, la deroga sarà automatica per la prossima stagione, essendo il bolognese ancora arbitro internazionale in carica fino a tutto il 2017. Cosa, invece, non possibile per Damato, anche lui alla soglia dei 45 anni e non più internazionale dal gennaio scorso, quando ha lasciato il posto a Irrati. Per il brindisino, servirà dunque una richiesta di deroga, ma l'orientamento degli ultimi anni non sembra indirizzarsi verso questo senso. C'è inoltre da ricordare che Nicchi, di recente, parlando a Radio Sportiva, ha sottolineato come entro due stagioni metà dell'organico della Can A sarà rinnovato. Il che significa che a luglio avremo più delle due dismissioni di legge che, al momento, sono quelle di Russo e Celi. A questi, dunque, potrebbe aggiungersi lo stesso Damato e magari un quarto o addirittura quinto arbitro per avere da subito un ricambio generazione che nel 2018 coinvolgerà anche Tagliavento, Rocchi e Mazzoleni, ossia tre internazionali.
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Il Messaggero