Una doppietta nel giorno del debutto in panchina di Fabrizio Paris in Coppa contro l’Eretum Monterotondo e tre gol più un assist nel del derby con il Villalba hanno...
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L’avvio deludente in campionato della Tivoli con 5 punti ottenuti in altrettante gare aveva creato un’aria turbolenta che ha portato a farne le spese il tecnico Andrea Di Giovanni, insieme ai figli Luca e Daniele, Calabresi e Fiorentini. Decisione che ha creato un po' di rammarico in Teti, molto legato all’ex tecnico: «Mi dispiace molto per il mister Di Giovanni ma non penso che le responsabilità fossero tutte sue. È mancata l’empatia tra giocatori e tecnico. Quest’anno sono arrivati molti volti nuovi e probabilmente le caratteristiche di alcuni giocatori non si rispecchiavano nel gioco di mister Di Giovanni. A lui devo tanto, perché mi ha allenato per quattro anni ed è stato lui che mi ha lanciato trasformandomi da centrocampista a centravanti. I meriti della mia esplosione sono in gran parte suoi. Sono dispiaciuto per l’esonero ma nel calcio si deve andare avanti».
L’arrivo di Paris ha dato una sterzata a un momento difficile in casa tiburtina e ne ha beneficiato lo stesso Teti che ha trascinato la Tivoli a due successi importanti, entrambi chiusi sul risultato di 5-2: «Il mister Paris ha cercato subito di incidere a livello di mentalità, ci ha dato tranquillità e ci ha detto giocare più semplice possibile in questo momento e di essere più cinici».
Questa è la strada su cui deve proseguire la Tivoli e domenica dovrà darne conferma nel big match casalingo contro l’Unipomezia. Si affronteranno le due squadre considerate favorite alla vigilia alla vittoria finale del girone, ma in questo momento la Tivoli deve rincorrere: «Dobbiamo pensare domenica per domenica senza fare calcoli – commenta Teti - Andremo ad affrontare una delle favorite del campionato, ma noi non siamo da meno e ne dovremo dare dimostrazione. Sono convinto che con il lavoro e il sacrificio negli allenamenti possiamo ottenere il massimo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero