Rio2016, caccia a un iraniano sospettato di terrorismo. Per l'intelligence brasiliana sarebbe pronto a colpire. Un jihadista arrestato nella periferia di Rio

Rio2016, caccia a un iraniano sospettato di terrorismo. Per l'intelligence brasiliana sarebbe pronto a colpire. Un jihadista arrestato nella periferia di Rio
Agenti della polizia federale e dell'intelligence (Abin) brasiliani stanno cercando di scoprire se un iraniano, sospettato di terrorismo e per questo monitorato dallo scorso...

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Agenti della polizia federale e dell'intelligence (Abin) brasiliani stanno cercando di scoprire se un iraniano, sospettato di terrorismo e per questo monitorato dallo scorso 15 luglio, si trovi ancora nel Paese sudamericano. Secondo il giornale 'Folha de S.Paulò, Pouria Paykani, di 27 anni, era entrato in Brasile a marzo dall'Uruguay ed è stato visto l'ultima volta otto giorni fa nell'aeroporto Salgado Filho, a Porto Alegre. Da allora, ha fatto perdere le tracce. Contro di lui pende un mandato di arresto per aver disobbedito all'ordine di abbandonare il territorio nazionale entro 48 ore dall'arresto emesso dalla giudice Caroline Scofield Amaral, del tribunale federale di Guarulhos (San Paolo). Fonti della divisione anti-terrorismo dela polizia federale hanno affermato che Paykani avrebbe compiuto «atti preparatori» riconducibili al terrorismo, senza però specificare quali.

Ancora un arresto preventivo per presunto terrorismo in Brasile, a otto giorni dalle Olimpiadi di Rio de Janeiro: Chaer Kalaoun, brasiliano di origine libanese, è finito in manette la notte scorsa a Nova Iguacu, frazione alla periferia nord-ovest di Rio. Il giovane - che era già monitorato da Cia e Fbi - collocava su internet messaggi di sostegno allo Stato Islamico. Secondo la polizia, era pagato da Isis per reclutare adepti nel Paese sudamericano.

Kalaoun avrebbe cominciato a simpatizzare con i gruppi terroristi nel 2013, quando visitò la nonna in Libano. Nell'occasione, pubblicò sul web sue foto con un fucile in mano e video in cui mostrava come azionare un detonatore. Nel 2014, l'uomo ritornò in Brasile e fu visto con bandiere dello Stato Islamico. Venne addirittura arrestato dalla polizia federale durante la Coppa del mondo di due anni fa, dopo che le forze dell'ordine scoprirono che aveva comprato un'arma automatica. Kalaoun si trova adesso nel carcere di Agua Santa, nella zona nord di Rio. Il suo è il tredicesimo arresto compiuto in Brasile dalla settimana scorsa, quando altre 12 persone sono finite in manette, nell'ambito dell'operazione 'Hashtag', a seguito dell'intercettazione di messaggi in cui veniva ipotizzato un attentato terroristico durante le Olimpiadi, al via il prossimo 5 agosto nella metropoli carioca.
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Il Messaggero