Rio 2016, c'è il delirio al Maracanà: Neymar, voglia di rivincita

Rio 2016, c'è il delirio al Maracanà: Neymar, voglia di rivincita
IL MATCH dal nostro inviato RIO DE JANEIRO Stessa storia, stesso posto, stesso match. Ancora Brasile-Germania, stavolta al...

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IL MATCH
dal nostro inviato

RIO DE JANEIRO Stessa storia, stesso posto, stesso match. Ancora Brasile-Germania, stavolta al Maracanà. Per la Seleçao c'è una storia da fare e una da vendicare. I verdeoro non hanno mai vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi ma soprattutto vogliono riscattare il 7-1 subito dai tedeschi nella semifinale del mondiale del 2014. Nel paese non si parla d'altro. Le altre medaglie quasi passano in secondo piano. Il Mineirazo è lì come un fantasma che aleggia. Bisogna immediatamente farlo sparire per lenire le ferite dell'anima. Perché il calcio in Brasile è l'unica religione conosciuta. L'importanza della gara lo si percepisce parlando con la gente e soprattutto sfogliando i giornali di prima mattina. La parola più gettonata è Revanche. E poi tante foto di Neymar, il mostro per dirla alla Micale, per esorcizzare le paure. Il Brasile non ha iniziato certo nel migliore dei modi questa sua avventura. Poi piano piano ha preso il volo. È successo da quando il commissario tecnico ha deciso di passare dal 4-3-3 al 4-2-4 più brasiliano, togliendo il laziale Felipe Anderson e dando fiducia piena a Luan del Gremio. Qui è rinato il Brasile che aveva deluso i suoi sostenitori al punto da convincerli che Marta fosse meglio di Neymar e che quindi il tifo andava fatto per le ragazze in maglia amarela. Ora però tutto si è di nuovo capovolto.
VOGLIA DI ESULTARE

Roboante il 6-0 al sorprendente Honduras in semifinale. Con lo stesso Ney autore del gol più veloce della competizione: appena 14 secondi. Goleada che ha sciolto il cuore dei brasiliani che dalle tribune hanno iniziato ad intonare «Ô, Alemanha, pode esperar, a sua hora vai chegar»: Germania, sta arrivando la tua ora. I tedeschi dal canto loro hanno dimostrato di essere una squadra quadrata. E poi basta la parola Germania, che ormai fa rima con vergogna nazionale, a far venire qualche piccolo brivido. Ma la paura non è consentita. La selezione olimpica ha la condizione fisica, la superiorità tecnica e l'equilibrio per vincere il primo oro della storia. «Andiamo a dimostrare che il calcio e il beach volley appartengono al Brasile», ha scritto un entusiasta Pelé su Twitter. La vendetta viene quotata a 2, mentre un nuovo ko a 3,45. L'X al novantesimo paga 3,35 volte la posta. Numeri. Stasera alle 22.30 italiane c'è un appuntamento con la Storia da non perdere. Lo sanno i brasiliani pronti a festeggiare un carnevale fuori stagione.
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Il Messaggero