Riforma sport, Malagò: «C'è grande disponibilità a lavorare senza fratture»

Riforma sport, Malagò: «C'è grande disponibilità a lavorare senza fratture»
«Non voglio proprio fare polemiche. Continuano sempre a cercare di provocarmi, di mettermi delle parole che non sono mai state dette. Non c'è nulla da dire, da...

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«Non voglio proprio fare polemiche. Continuano sempre a cercare di provocarmi, di mettermi delle parole che non sono mai state dette. Non c'è nulla da dire, da commentare. Salvo che gli organi del Coni sono elettivi. Il consiglio nazionale è composto da 76 persone: sono eletti da 12 milioni di italiani. Ci sono tre soci dell'Aniene. La giunta è fatta da 22 persone ed è sempre elettiva. Non voglio assolutamente fare alcun tipo di ulteriore considerazione. Basta». Così il presidente del Coni Giovanni Malagò.


«Ci sono state indicazioni che ho avuto dal sottosegretario Giorgetti a dimostrazione che c'è stata grande disponibilità a lavorare senza creare litigi o fratture». Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò, al termine della riunione della Giunta, a Reggio Calabria. «C'è pieno rispetto - ha aggiunto - della volontà di non essere minimamente in guerra con il Governo sulla base del fatto che l'articolo 48 del prossimo bilancio prevede che l'assegnazione dei contributi per il 2019 rimangano al Coni. Mi sembrava giusto che ci fossero delle modifiche. Ma visto che nel 2019 c'è stata riconosciuta non solo la facoltà ma il diritto-dovere di essere noi gli assegnatari dei contributi, non abbiamo voluto dare interpretazioni che potessero essere considerate un'eccessiva forma di potere, nel rispetto pieno della collaborazione. Quindi, come qualcuno ha detto, di fare la guerra. Credo che in questo contesto, in questo clima, oggettivamente, qualunque cosa poteva sembrare, non dico sbagliata ma fuori luogo».
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Il Messaggero