Un Coni che resti forte e autonomo, per il bene del sistema sportivo italiano, ma anche per la buona riuscita della corsa di Milano e Cortina ai Giochi invernali del 2026. Dopo...
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Poi tiene a ribadire che «la posizione del Cio è molto chiara: lo sport deve essere neutrale rispetto alla politica. Quando l'autonomia dello sport non è rispettata dalle forze politiche non va bene». La sintesi è quella di un Coni che resti forte per lasciare la candidatura Milano-Cortina (istituita una «cabina di regia collegiale» con i rappresentanti degli Enti territoriali coinvolti, per il Coni Diana Bianchedi) in pole position come lasciato intendere dall'entusiasmo dello stesso Bach: «Quella italiana è una candidatura molto forte perché riflette i contenuti dell'Agenda 2020. Ci sono garanzie che devono essere fornite da Governo, Regioni e Coni».
La città vincitrice verrà decretata dal Cio nell'ultima settimana di giugno (Bach ha ipotizzato il 24), ma sul fronte interno la 'fase di dialogò con il governo vedrà il suo apice la settimana prossima. Una soluzione, quella sulla riforma, che Malagò auspica possa arrivare davvero a breve: «Incontrerò il sottosegretario Giorgetti il 12 novembre - anticipa - e se non fosse sufficiente ci rivedremo il giorno dopo e quello dopo ancora, perché venerdì 15 abbiamo in programma le riunioni di Giunta e Consiglio del Coni ed è evidente che sarebbe un bene per tutti trovare in questi incontri la soluzione che il presidente Bach auspica e intravede, per non dire vede».
Il Messaggero